Le missioni studieranno la luce ultravioletta delle tre stelle nel sistema per vedere se è compatibile con la presenza di forme di vita.
L’agenzia spaziale nordamericana ha appena lanciato dall’Australia (il 26 giugno, 4 luglio e 6 luglio) tre razzi sonori con una missione molto speciale: scoprire se i pianeti che ruotano attorno alle tre stelle del sistema Alpha Centauri sono, oppure no, in grado di sostenere la vita. Per fare ciò, gli esperti stanno effettuano una serie di esperimenti appositamente progettati per determinare se la luce ultravioletta emessa da Alpha Centauri A (Rigil Kentaurus), Alpha Centauri B (Toliman) e Alpha Centauri C (Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole) sia dannoso per qualsiasi forma di vita che potrebbe esistere sui mondi che li orbitano. La terza sonda studierà i raggi X emanati dal mezzo interstellare: le nubi di gas e particelle nello spazio tra le stelle. Il sistema stellare Alpha Centauri è distante solo 4,3 anni luce dalla Terra. Alpha Centauri A e B formano una coppia binaria, mentre Proxima Centauri è più distante. Intorno ai primi due, molto simili al Sole, non è stato ancora individuato alcun pianeta, ma la nana rossa Proxima Centauri ne ospita almeno due: Proxima b e Proxima c, il primo dei quali, peraltro, si trova nella ‘zona abitabile’ della stella, quindi potrebbe avere acqua sulla sua superficie. Nella giusta misura, la luce ultravioletta è in grado di scomporre semplici molecole organiche, come il metano, e far sì che i frammenti si trasformino nelle molecole più complesse necessarie alla vita. Tuttavia, troppa luce ultravioletta può dissociare il vapore acqueo, rendendolo suscettibile di essere strappato dall’atmosfera di un pianeta dal vento solare e lasciando il pianeta asciutto e sterile, proprio come lo è oggi Marte.
“Capire le radiazioni ultraviolette – spiega Brian Fleming, investigatore principale di una delle missioni – è estremamente importante per capire cosa rende abitabile un pianeta“. Tutti e tre i razzi hanno dovuto essere lanciati dall’emisfero sud perché il sistema Alpha Centauri non è visibile al di sopra di una latitudine di 29 gradi nord. Osservare le stelle nell’ultravioletto non è un compito facile, poiché lo strato di ozono nell’atmosfera terrestre blocca la luce in quella lunghezza d’onda, costringendo gli scienziati a inviare telescopi ultravioletti nello spazio. Inoltre, il mezzo interstellare di gas e polvere tra le stelle assorbe anche la luce ultravioletta, quindi qualsiasi stella entro una distanza apprezzabile non può essere vista molto chiaramente nel sistema. Ma quanto sono tipiche le emissioni ultraviolette solari? Gli astronomi non lo sanno; hanno bisogno di letture ultraviolette di altre stelle per scoprirlo. Alpha Centauri A e B sono buoni bersagli per lo studio, per due motivi. Innanzitutto, sono vicini tra loro, quindi la loro luce ultravioletta non viene attenuata dal mezzo interstellare. E in secondo luogo, hanno masse e temperature simili al Sole. “Guardare Alpha Centauri – afferma Kevin France, un altro dei ricercatori della missione – ci aiuterà a verificare se altre stelle come il Sole hanno lo stesso ambiente di radiazione o se, al contrario, esiste una varietà di ambienti. I lanci di questi tre razzi sonori dall’Amhem Space Center in Australia sono i primi lanci della NASA da un porto commerciale al di fuori degli Stati Uniti. Per Thomas Zurbuchen, amministratore della NASA, questi lanci “aprono un nuovo accesso al cielo notturno dell’emisfero australe, ampliando le possibilità per future missioni scientifiche“.