Il temibile squalo bianco, feroce predatore all’apice della catena alimentare dell’oceano, a quanto pare ha adesso degli avversari che teme e rifugge, le orche.
Gli scienziati hanno analizzato il comportamento di questi grossi animali e hanno scoperto che quando le orche si avvicinavano alle Southeast Farallon Island, gli squali se ne allontanavano, scomparendo fino alla stagione successiva.
Salvador Jorgensen, uno dei ricercatori, ha dichiarato:“In genere non pensiamo a come la paura e l’avversione per il rischio possano giocare un ruolo nel plasmare la scelta dei grandi predatori su dove cacciare e non pensiamo a come ciò influenzi gli ecosistemi oceanici. Sembra però che questi effetti legati al rischio siano molto forti anche per i grandi predatori, anche per gli squali bianchi, che sono abbastanza forti da reindirizzare la loro attività di caccia in aree meno preferite ma più sicure.”
E ha aggiunto: “Ritengo che questo dimostri che la catena alimentare non è sempre lineare. Le cosiddette interazioni laterali fra i maggiori predatori sulla terraferma sono piuttosto note mentre è più difficile documentare quelle che avvengono negli oceani. E dato che questo avviene così raramente, potrebbe richiedere un po’ più di tempo per comprenderne le dinamiche”.
Lo stesso comportamento degli squali bianchi è stato osservato e studiato anche lungo le coste del Sud Africa; i ricercatori, tra cui Alison Towner, biologa senior che studia gli squali bianchi presso il Dyer Island Conservation Trust in Sud Africa, in un articolo pubblicato sulla rivista African Journal of Marine Science hanno confermato:“Quello a cui sembra che stiamo assistendo è una strategia di evitamento su larga scala, che rispecchia ciò che vediamo nei cani selvatici nel Serengeti in Tanzania, in risposta all’aumento della presenza di leoni.Più le orche frequentano questi siti, più a lungo i grandi squali bianchi stanno alla larga.”