Ordigni risalenti al Primo Conflitto Mondiale potrebbero nascondersi all’interno del ghiacciaio.
Un pericolo ulteriore si aggiungerebbe ai tanti pericoli che coinvolgono l’area interessata dalla frana del ghiacciaio della Marmolada. A sottolineare i rischi è Franco Zambelli, vigile del fuoco del reparto Volo, secondo il quale nell’area ci sono possibilità concrete di imbattersi in bombe risalenti alla Prima Guerra Mondiale. ”Serve cautela, le bombe sono pericolose,” ha spiegato l’esperto, dopo essere stato impegnato nei soccorsi dopo la valanga che ha travolto gli escursionisti sulla Marmolada.
Nei giorni scorsi, a causa del “ritiro” del ghiacciaio, sono venuti fuori vari reperti. Da qui l’allarme del Vigile del Fuoco. Ad oggi l’accesso al ghiacciaio è interdetto dalle ordinanze dei sindaci di Canazei e di Rocca Pietore. Intanto continuano le ricerche dei dispersi nella tragedia di domenica pomeriggio, che ha ferito 8 persone uccidendone 7. Grazie al miglioramento delle condizioni meteo, gli scavi dei soccorritori sono ripresi con elicotteri, droni e sonar per tentare di cercare i cellulari dei dispersi. Questi ultimi, intanto, sono 5 il numero dei dispersi. Sono state tutte ricondotte ai vari proprietari le auto parcheggiate a passo Fedaia, sotto al ghiacciaio. I soccorritori hanno abbinato le auto ai dispersi e alle persone in vita: non ne resta nessuna da attribuire. Resta sette, intanto, il numero delle vittime con tre persone identificate, tre in corso di riconoscimento mentre una rimane sconosciuta.