Ennesima tempesta di sabbia sulla capitale del paese e sulla regione vicina.
Non si contano, ormai, le tempeste di sabbia che stanno avvolgendo i paesi del Medio Oriente con danni incalcolabili alla viabilità e alla salute delle persone. Nella giornata di oggi tutti gli uffici governativi sono rimasti chiusi nella capitala iraniana Teheran, ma anche in altre città del paese, dopo la sabbia ha abbattuto la visibilità in tutta la regione. Nel frattempo i media locali hanno avvertito la popolazione sottolineando i pericoli della pessima qualità dell’aria consigliando agli anziani, ai malati e ai bambini di prendere le dovute precauzioni.
Si tratta della quarta tempesta di sabbia che da metà aprile ha colpito il Paese e la seconda che costringe alla chiusura le scuole e gli uffici di Teheran. Situazione grave anche nell’ovest dello stato, a ridosso del confine con l’Iraq. La stessa capitale iraniana risulta una delle più inquinate sul nostro pianeta. Per gli esperti le responsabilità sono da ricercare nelle scarse politiche della classe dirigente, all’avanzamento delle aree desertiche e alla sempre maggiore scarsità di acqua, oltre all’aumento delle temperature.