Uno studente universitario di Torino si laurea nel Metaverso, è la prima volta che accade

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Fonte: Twitter/@rep_torino

Oggi 1  luglio ci sarà il primo studente a laurearsi nel metaverso; Edoardo Di Pietro infatti fisicamente sarà al Campus Luigi Einaudi di Torino, e nel contempo  sulla piattaforma Spatial, nel Metaverso, per rispondere alle domande della commissione sulla sua tesi dal titolo “Tra presente e futuro: l’impatto del Metaverse sulla società. Analisi e applicazioni con il caso studio Tembo su Minecraft.”

Ma cos’è il metaverso?

Facciamo un passo indietro nel tempo e scopriamo che il termine è stato coniato nel lontano 1992 da Neal Stephenson nel libro Snow Crash  appartenente alla cultura cyberpunk. Qui viene descritto come  una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.

Oggi gli utenti accedono al metaverso tramite visori 3d e vivono delle realistiche esperienze virtuali,  possono creare degli avatar, incontrare altri utenti, addirittura creare oggetti o proprietà virtuali, andare a concerti, conferenze, viaggiare. Un mondo a parte, insomma, e sempre più importante.

È per questo che Edoardo Di Pietro con grande emozione ha dichiarato, come riportano alcuni media: “Quando sei il primo a fare una cosa, sei il precursore di tutto ciò che verrà dopo di te. Quindi hai delle responsabilità enormi. Insomma: diventi uno standard del futuro”.

La stessa emozione di Luciano Paccagnella, presidente del corso di studi in Comunicazione, Ict e Media del ragazzo, che ha commentato a La Stampa: “Siamo costantemente impegnati nell’osservare il mutamento sociale e tecnologico, ma anche senza facili entusiasmi. Quello che cerchiamo di fare è coltivare la curiosità e la creatività degli studenti. Questa tesi va nella giusta direzione”.

Il relatore della tesi, Michele Cornetto, ha spiegato: “L’idea nasce circa un anno e mezzo fa, un primo esperimento sviluppato su Minecraft per la festa di Natale di fine anno per ovviare al Covid. Da allora ho iniziato a pensare di proporre questo argomento anche agli studenti che mi chiedevano progetti di tesi. Quella di Edoardo va in questa direzione: è un primo tassello, esplorativo, per capire quali e quante prospettive ci saranno per il futuro.”