La missione congiunta europeo-giapponese BepiColombo ha catturato l’incredibile panorama di Mercurio.
Un nuovo video pubblicato dall‘Agenzia Spaziale Europea (ESA) mostra la superficie crivellata di crateri del più piccolo pianeta del sistema solare Mercurio come catturato durante un sorvolo super ravvicinato della sonda BepiColombo. La missione congiunta dell’ESA e della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA), è attualmente in crociera di sette anni attraverso il sistema solare interno, utilizzando la gravità di pianeti, tra cui Mercurio, Venere e Terra per rallentare in modo che possa entrare nell’orbita di Mercurio nel 2025. Il sorvolo di Mercurio, avvenuto giovedì (23 giugno), è stato il secondo di BepiColombo sul pianeta bruciato e roccioso che sarà la sua destinazione finale. Proprio come durante il primo incontro che ha avuto luogo il 1 ° ottobre 2021, la sonda si è avvicinata al pianeta a una distanza estremamente ravvicinata di sole 120 miglia (200 chilometri). Il video rilasciato dall’ESA mette insieme 56 immagini catturate dalle tre telecamere di monitoraggio a bassa risoluzione del veicolo spaziale in un periodo di 15 minuti poco dopo l’avvicinamento più vicino della sonda al pianeta. La prima immagine è stata scattata a una distanza di 572 miglia (920 km) e la sequenza termina con BepiColombo a 3.790 miglia (6.099 km) di distanza dal pianeta.
Poiché BepiColombo si è avvicinato a Mercurio dal lato notturno, la sonda non ha potuto fotografare il pianeta nel momento in cui si avvicina di più. Tuttavia, altri strumenti a bordo dei due orbiter sono stati accesi, misurando il vento solare nelle vicinanze del veicolo spaziale. Il vento solare è un flusso di particelle cariche emesse dal sole che scorre attraverso l’intero sistema solare, innescando eventi meteorologici spaziali sulla Terra e su altri pianeti. I due orbiter viaggiano attraverso lo spazio impilati sopra un modulo di trasferimento; quindi, i loro imager ad alta risoluzione sono nascosti e non possono essere utilizzati durante la fase di crociera. Le nuove immagini rivelano numerosi crateri, piani vulcanici e crepe tettoniche simili a scogliere. Tra i crateri catturati dalla sonda c’è Caloris Planitia, il più grande bacino da impatto su Mercurio e uno dei più grandi dell’intero sistema solare.