Un nuovo studio afferma che Giove potrebbe essere cresciuto fino alle sue dimensioni attuali inglobando altri pianeti.
Un team di ricercatori ha affermato di aver trovato tracce di altri pianeti all’interno di Giove. La teoria di Giove come “mangiatore” di pianeti, tuttavia, non è qualcosa di nuovo. I risultati della missione Juno della NASA sono stati visti come una svolta in questa direzione. La sonda spaziale è tornata con dati entusiasmanti dopo essere riuscita a intravedere il nucleo della misteriosa sfera durante un momento in cui le nubi ricche di cristalli di ammoniaca di 50 km di spessore di Giove e le nubi di idrogeno ed elio si sono separate.
Sotto le nubi di gas e gli uragani infuriati che dominano l’ambiente di Giove, Giunone scoprì che il pianeta non aveva una composizione omogenea e ben miscelata. Quello che hanno trovato è stata una maggiore concentrazione di metalli – elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio – verso il centro del pianeta. Il team di astronomi dichiara che la spiegazione più probabile è che Giove potrebbe aver assorbito un numero di “planetesimi” o in parole povere di pianeti piccoli, diventando sempre più grande.