Gli scienziati hanno sviluppato un robot a forma di pesce in grado di raccogliere microplastiche.
Un robot a forma di pesce che “nuota” raccogliendo rapidamente microplastiche è stato creato dagli scienziati. La piccola macchina che “muove” il suo corpo e “sbatte” le pinne caudali per spostarsi nell’acqua potrebbe essere usata per aiutare a liberare gli oceani dall’inquinamento da plastica. Misura solo mezzo pollice di lunghezza, il che significa che può raggiungere piccole fessure per raccogliere pezzi di plastica che altrimenti sarebbero inaccessibili. Sviluppato da un team dell‘Università del Sichuan in Cina, il robot non ha una fonte di alimentazione, ma si muove grazie a lampi di luce accesa sulla coda che la fa muovere a destra e sinistra. Mentre nuota, il dispositivo semovente è in grado di raccogliere le microplastiche di polistirene vicine, che si attaccano alla sua superficie attraverso legami chimici.
Questo robot potrebbe essere utilizzato in futuro per aiutare a rimuovere i ventiquattro trilioni di pezzi stimati di microplastiche attualmente negli oceani globali. Il leader del progetto, il professor Xinxing Zhang, ha dichiarato: “La sua velocità è paragonabile a quella del plancton, rappresentando la sovraperformance della maggior parte dei robot molli artificiali. Inoltre, il robot può assorbire stabilmente gli inquinanti e recuperare la sua robustezza e funzionalità anche se danneggiato.” Si stima che tra 5 e 13 milioni di tonnellate di inquinamento da plastica entrino negli oceani ogni anno. Si va dai grandi detriti galleggianti alle microplastiche. Possono essere dannosi per gli animali se ingeriti e sono notoriamente difficili da rimuovere dall’ambiente. I materiali utilizzati per creare il robot sono ispirati alla madreperla, un materiale forte e flessibile che si trova all’interno dei gusci di vongole.