Secondo gli esperti il verso sarebbe stato scritto da un monaco.
Un team di esperti dell’Università di Perugia ha trovato il più antico verso poetico appartenente alla tradizione italiana. Annotato al margine di un manoscritto conservato a Würzburg molto probabilmente da un monaco tra la fine del IX secolo e l’inizio del X, il verso recita così:”Fui eo, madre, in civitate, vidi onesti iovene”. Il verso fa parte dell’inizio di una chanson de femme ovvero una forma lirica dove il canto è intonato da una giovane donna.
Gli studiosi dichiarano che questa scoperta conferma la teoria secondo cui le origini della lirica romanza risalgono alla chanson de femme. “La datazione dimostra l’esistenza, nell’Alto Medioevo, di un comune serbatoio della lirica protoromanza popolare. Tema, lessico e metrica del verso hanno incontrato importanti riscontri con altri testi del Basso Medioevo, in particolare con las cantigas de amigo gallego-portoghesi risalenti al XIII e XIV” afferma il paleografo Antonio Ciaralli dell’Università di Perugia. Il team spiega che l’utilizzo del plurale asigmatico in funzione di oggetto diretto “onesti iovene”, dimostra che il verso è stato annotato utilizzando una varietà italoromanza e si tratterebbe per questo motivo, della testimonianza più antica della tradizione poetica italiana.