Il principale obiettivo sarebbe quello somministrare il prima possibile la quarta dose di vaccino anti Covid a persone fragili e anziane. Il Governo, infatti, starebbe lavorando ad una soluzione che permetterebbe una quarta somministrazione in autunno con un nuovo vaccino bivalente, valido sia per il ceppo originario che per la variante Omicron.
Come ha spiegato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, e ospite di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio1, attualmente in Portogallo circola la variante Omicron 5 del Covid-19, che ha caratteristiche di maggiore diffusività, molto di più rispetto a tutte le altre: si presenta più contagiosa, ma meno grave e per l’Italia potrebbe diventare un problema con l’arrivo dell’autunno. Sicuramente nei prossimi mesi di settembre ed ottobre ci sarà un rialzo dei contagi e, considerato ciò, vi è anche la possibilità di una quarta dose di vaccino anti Covid. Da settembre, infatti, ci potrebbe essere una vaccinazione bivalente, contro il ceppo originario di Wuhan e le nuove varianti Omicron.
Tuttavia ancora non si sa se la quarta somministrazione di vaccino sarà obbligatoria per fascia di età oppure gruppi di lavoro, né tanto meno se sarà necessario di nuovo il green pass per promuovere la nuova campagna vaccinale. Per adesso non sappiamo neanche quale sarà la casa farmaceutica che produrrà il vaccino bivalente, ma secondo le ultime indiscrezioni e comunicati pare che tocchi a Pfizer e Moderna produrlo.