Secondo gli scienziati della NASA l’universo si sta espandendo a un ritmo strano e questo non può essere spiegato con le leggi fisica attuale.
I dati del telescopio spaziale Hubble hanno dimostrato che c’è un’enorme discrepanza tra l’attuale tasso di espansione dell’universo rispetto al tasso subito dopo il Big Bang. Con queste informazioni raccolte in 30 anni di osservazione, Hubble è stato quindi in grado di identificare più di 40 “marcatori milepost” di spazio e tempo per aiutare gli scienziati a misurare con maggiore precisione il tasso di espansione dell’universo. Tuttavia, più queste misure diventano precise, più indicano che “qualcosa di strano” sta accadendo. “La causa di questa discrepanza rimane un mistero. Ma i dati di Hubble, che comprendono una varietà di oggetti cosmici che fungono da marcatori di distanza, supportano l’idea che qualcosa di strano stia accadendo, forse coinvolgendo una fisica nuova di zecca”,dichiarano i funzionari della NASA. Gli esperti hanno studiato il tasso di espansione dell’universo dal 1920 utilizzando le misurazioni degli astronomi Edwin P. Hubble e Georges Lemaître.
Le misurazioni di Hubble suggeriscono che il tasso è di circa 45 miglia (73 chilometri) per megaparsec, ma quando si tiene conto delle osservazioni dell’universo profondo, questo rallenta a circa 42 miglia (67,5 chilometri) per megaparsec. Un megaparsec è una misura della distanza pari a un milione di parsec, o 3,26 milioni di anni luce. Ciò suggerisce che l’evoluzione e l’espansione dell’universo sono più complicate di quanto ci fossimo resi conto e che c’è ancora molto da imparare su come l’universo sta cambiando. “Si sta ottenendo la misura più precisa del tasso di espansione per l’universo dal gold standard dei telescopi e dei marcatori cosmici del miglio”, dichiara il premio Nobel Adam Riess, dello Space Telescope Science Institute (STScI) e della Johns Hopkins University di Baltimora, nel Maryland. La NASA ora spera di ottenere maggiore chiarezza sull’espansione dell’universo con l’aiuto del James Webb Space Telescope che dovrebbe consentire agli scienziati di vedere nuovi milepost che sono ancora più lontani e con una migliore risoluzione.