Spazio: la NASA blocca l’utilizzo delle tute spaziali Emu per perdita d’acqua

Tute spaziali Emu
Fonte: Twitter/@Deccan_Cable

La National Aeronautics and Space Administration ha bloccato in via momentanea l’uso delle tute spaziali Emu (Extra-vehicular mobility unit) in seguito alle perdite d’acqua riscontrate lo scorso mese di marzo all’interno della tuta indossata dall’astronauta tedesco dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Un episodio simile si è già verificato ai danni di Luca Parmitano nel 2013.

Queste particolari tute spaziali vengono utilizzate dagli astronauti per svolgere attività extraveicolari (Eva) al di fuori dalla Stazione spaziale internazionale (Iss). Le tute spaziali Emu sono attualmente sotto indagine e, nel frattempo che si avranno i risultati, gli astronauti le potranno indossare per uscire dalla Iss esclusivamente per eseguire riparazioni di emergenza oppure per altri intoppi. Questo è ciò che ha spiegato Dana Weigel, vice direttore del programma per la Stazione spaziale presso il Johnson Space Center di Houston, nel corso di una conferenza stampa valida per la il test di volo della capsula Starliner della Boeing.

La vice direttrice Weigel, come riportato dall’agenzia di stampa ANSA, ha così dichiarato: “Siamo alla ricerca di segni evidenti di contaminazioni o incrostazioni o qualsiasi altra cosa che possa essere entrata nel nostro sistema, ma per il momento non abbiamo ancora trovato niente”. Dall’ultimo viaggio spaziale del 23 marzo scorso è emerso che il 50% della visiera dell’astronauta Maurer era ricoperto da un leggero strato d’acqua e che il cuscinetto assorbente che si trova sulla parte posteriore dello casco era umido.

La tuta in questione attualmente è ancora in orbita e dovrebbe rientrare sulla Terra il prossimo mese di luglio e a bordo di una Dragon, così da poter andare più a fondo sulla questione. Tale problematica non interessa le attività extraveicolare della nostra astronauta Samantha Cristoforetti, dato che indosserà delle tute russe Orlan con le quali a svolto gli addestramenti.