Un nuovo studio spiega come veniva effettuata questa pratica.
Oltre 2.500 anni fa i Maya decoravano i loro sorrisi con pietre preziose incastonate nei loro denti. Questi antichi dentisti perforavano il dente con una sorta di trapano dotato di una punta di ossidiana, un vetro vulcanico usato in antichità per la realizzazione di strumenti taglienti, e riempivano il dente con gemme e pietre preziose. Per ridurre il dolore dell’operazione, venivano utilizzate delle erbe. A sottoporsi all’operazione erano tutti coloro che lo desideravano indipendentemente dalla classe sociale. Una nuova ricerca sul composto utilizzato per incollare le gemme ai denti Maya ha evidenziato alcune potenziali proprietà igieniche e terapeutiche. Il sigillante non solo era super resistente ma la sua composizione aiutava a combattere le carie e ridurre l’infiammazione o infezioni presenti nella cavità orale.
Un nuovo studio dimostra che la ricca miscela di componenti organici era composta da diverse resine vegetali come il catrame di pino, che si pensa contengano proprietà antibatteriche. L’odontoiatria Maya era chiaramente una forma d’arte, ma coloro che si sottoponevano a queste operazioni ne traevano benefici per la loro salute.