La ricerca del ricercatore Unto Laine ha dimostrato come i suoni possono essere uditi anche in assenza di un’aurora.
Nel descrivere le aurore, in molti spiegano di aver avvertito, insieme, alle luce, anche dei suoni spettrali. Quasi impercettibili, i rumori sono stati uditi durante le aurore più spettacolari come una cascata in lontananza, o scoppiettanti e crepitii come deboli scariche statiche. Nuove prove, tuttavia, suggeriscono che i suoni si verificano negli strati superiori dell’atmosfera, anche quando le aurore non sono del tutto visibili. L’ingegnere acustico Unto Laine dell’Università di Aalto in Finlandia è riuscito, infatti, a registrare questi strani suoni nel cielo, in una notte nella quale non c’era l’aurora. I risultati della ricerca sono stati presentati alla conferenza congiunta sull’acustica EUROREGIO/BNAM2022 in Danimarca. “Questo smentisce la tesi secondo secondo cui i suoni aurorali sono estremamente rari e che l’aurora boreale dovrebbe essere eccezionalmente brillante e vivace per produrre dei suoni”, spiega Laine. I suoni dell’aurora sono stati una specie di mistero per molto tempo. I rapporti erano stati descritti per oltre un secolo, ma è stato solo nel 2012 che le registrazioni, realizzate da Laine e dai suoi colleghi, hanno finalmente confermato che i suoni fossero reali.