La natura è senza ombra di dubbio ricca di meraviglie ed in particolare il Regno Animale è pieno di spettacoli. Basti pensare all’intelligenza dei Polpi per comprendere che gli animali sono dotati di caratteristiche strabilianti. In questo Articolo, però, vogliamo parlarvi di uno degli animali più belli in natura le cui peculiarità lo rendono un vero e proprio prodigio della natura.
Parliamo degli Axolotl, italianizzati in Assolotti.
Prima però di parlare dei doni di questo straordinario animale, vediamo innanzitutto le sue caratteristiche.
Le caratteristiche degli Axolotl
Gli Axolotl sono chiamati scientificamente Ambystoma mexicanum e, come deducibile dal nome, è una Specie originaria del Messico. Più precisamente è endemico (ovvero animali il cui Habitat, ovvero il luogo dove vive un animale, è soltanto uno determinato, ben preciso e delineato) del Lago Di Xochimilco, quest’ultimo è un lago molto antico ed individuale, infatti non ha emissari (ovvero dei fiumi originati da un lago che possono sfociare in mare) quindi è detto bacino endoreico, formati da una conca in cui affluiscono i canali idrici naturali drenanti superficiali.
Questo lago è situato a 20 chilometri a Sud-Est da Città Del Messico (la Capitale Del Messico) e facente parte della Valle Del Messico, quest’ultima è una zona molto florida e ricca di fiumi e di laghi.
Ovviamente in cattività gli Axolotl sono presenti in tutto il Mondo. In natura è invece a rischio critico di estinzione. Mentre in cattività è in continua crescita. Il suo nome deriva dagli Aztechi antichi e quindi dalla loro lingua chiamata Nāhuatl classico, gli antenati degli attuali messicani, col termine A-āxōlōtl e dallo spagnolo Ajolote.
Gli Axolotl fanno parte della Classe degli Anfibi, chiamata anche Amphibia. Ovvero quegli animali vertebrati (ovvero dotati di vertebre come per esempio noi Umani il cui scheletro interno è chiamato Endoscheletro, mentre uno scheletro/rivestimento esterno è chiamato Esoscheletro negli invertebrati come per esempio in alcuni Crostacei chiamati Gamberi, Scampi e Granchi) che hanno un ciclo vitale che comprende sia l’acqua che la terraferma.
Infatti lo stato “giovanile” di questi animali avviene in acqua sottoforma di Girini (una sorta di piccoli pesci con branchie ed un corpo tozzo ed una coda lunga) oppure di Larve (con un corpo maggiormente allungato) che si cibano prevalentemente di vegetali, di piccoli insetti e di altre tipologie di Larve. Dopo questa fase avviene la Metamorfosi, ovvero quel punto di passaggio dallo stato giovane a quello adulto. In questa fase avvengono una serie di cambiamenti fisiologici e strutturali molto drastici, come per esempio la comparsa di zampette, di polmoni per respirare fuori dall’acqua (in sostituzione alle branchie per respirare sott’acqua) e di un corpo più complesso, che portano poi alla forma finale di un Anfibio.
Inoltre gli Anfibi sono caratterizzati da una pelle abbastanza liscia, quasi viscida, molto muscolarizzata e piena di ghiandole che secernono alcuni muchi sia per una funzione protettiva (come per esempio contro eventuali urti) che, in molti casi, generare veleno; spesso e volentieri gli Anfibi velenosi hanno dei colori molto vivaci proprio per mettere in guardia dei possibili predatori, caratteristica detta Aposematismo. La pelle degli anfibi inoltre ha anche delle funzioni respiratorie.
Oltre a questo, hanno anche dei particolari organi uditivi simili a delle membrane costituite da un osso e da un rivestimento esterno di pelle chiamato Timpano che, seppur sia ben visibile, non è un orecchio esterno come in noi Umani. Questo orecchio è chiamato anche Papilla amphibiorum. Internamente questo orecchio anfibio ha poi una struttura relativamente semplice per percepire poi a livello cerebrale le vibrazioni che viaggiano nell’aria e prodotte da chi genera le onde sonore, quindi un determinato suono.
Gli Anfibi vivono prevalentemente in Habitat umidi, fluviali, fangosi e paludosi; facendo rimanere comunque un ottimo legame con l’acqua anche se non le vivono più al suo interno.
Infine, gli Anfibi sono molto affascinanti, bizzarramente graziosi e presenti in tutto il Mondo, tranne ovviamente in luoghi estremi come per esempio il Polo Nord, il Polo Sud ed anche i deserti.
Gli Anfibi sono suddivisi poi in 3 Ordini:
- Anuri, chiamato anche Anura, ovvero quelle che normalmente chiamiamo Rane, quindi quegli Anfibi con un corpo compatto, tozzo e privo di coda;
- Gimnofioni, chiamato anche Gymnophiona, ovvero quegli Anfibi caratterizzati da un corpo allungato, senza zampe e vermiforme che ricordano vagamente il SuperPhylum degli Elminti, ovvero i comunemente noti Vermi e il loro Phylum degli Anellidi, anche se hanno una struttura anche simile a quella dei Serpenti, ovviamente senza scaglie come nei Rettili, ma con invece un corpo relativamente liscio; infatti sono chiamati anche come “Serpenti nudi”;
- Infine ci sono i Caudati o gli Urodeli, chiamato anche Caudata, sono quegli Anfibi che hanno un corpo allungato, snello e lineare simile a quello di una Lucertola, ovviamente con un corpo grossolanamente più liscio e privo di scaglie ed una testa simile a quella di una Rana; sono note normalmente come Salamandre.
Queste sono le principali caratteristiche degli Anfibi; la cui origine è però Misteriosa ma gli scienziati ipotizzano che probabilmente discendono da alcuni Pesci polmonati (quindi che respirano aria gassosa tramite dei polmoni senza le branchie) Dipnoi, chiamati anche Coanoitti, che sono una Sottoclasse di Pesci Ossei che fanno parte della Classe dei Sarcopterigi; comparsi sulla Terra intorno ai 400 milioni di anni fa nel Periodo Del Devoniano, nell’Era Del Paleozoico.
Mentre la suddivisione negli Anfibi è avvenuta verso i 300 milioni di anni fa con esemplari che hanno deciso di vivere sulla terraferma e quindi svolgere una vita anfibia; il quale ricorda anche alcuni indumenti Umani, perlopiù militari, per fare delle attività nei pressi di zone acquatiche, instabili oppure impervie.
La teoria dei Pesci polmonati è piuttosto valida visto che sono stati ritrovati dei fossili di alcuni pesci con delle gambe (fonte). Tra i Dipnoi più interessanti c’è la Specie chiamata Neoceratodus forsteri che però ha anche delle branchie utilizzate principalmente e quindi i polmoni coadiuvano la respirazione di ossigeno disciolto in acqua e questi esemplari hanno una vita particolarmente lunga che può arrivare anche ai 90 anni e superarli. Gli studi su tutto questo vanno comunque avanti.
Gli Anfibi si cibano prevalentemente di Insetti e di invertebrati terrestri ed acquatici.
Comunque gli Axolotl fanno parte della Famiglia degli Ambystomatidae, ovvero quei Caudati caratterizzati da un corpo abbastanza snello come quello di una Lucertola ma leggermente compatto, mentre il Genere è quello degli Ambystoma, quest’ultimi hanno un corpo lievemente tozzo.
Gli Axolotl hanno un colore bianco, quasi trasparente e varie tipologie di colori come per esempio Leucistico (ovvero caratterizzato da un corpo rosa pallido con occhi neri), Albino (con un corpo dorato ed occhi dorati), Assantico (ovvero col corpo di colore grigio e con occhi neri) ed infine Melanoide (con il corpo completamente nero e con occhi neri).
Un Axolotl ha una lunghezza media di 20 centimetri, con un massimo di 30 centimetri e poco più (rari) ed un minimo di 15 centimetri. Mentre la sua vita dura tra i 10 e i 15 anni. Ha una testa abbastanza grande simile a quella di una Rana con dei piccoli occhi senza palpebre; gli arti sono poi relativamente semplici con delle piccole, lunghe e sottili dita. I loro denti sono molto piccoli, primitivi e graziosi. Si ciba poi prevalentemente di piccoli pesci, crostacei, molluschi e non rinuncia nemmeno al salmone e nemmeno a casi di cannibalismo della sua stessa Specie.
Una delle meraviglie più grandi degli Axolotl è però il suo ciclo vitale.
Uno stile di vita “bizzarro”
Come abbiamo citato inizialmente, gli Anfibi hanno una vita giovanile in acqua e successivamente una Metamorfosi che gli permette una vita adulta sulla terraferma.
Gli Axolotl, però, per varie cause genetiche, di sopravvivenza, evolutive ed ambientali, come per esempio la mancanza di Iodio presente in alcune zone acquatiche messicane (la mancanza di Iodio è una mancanza che può portare a dei problemi di crescita anche in noi Umani come per esempio con il Nanismo, il Cretinismo e l’Ipotiroidismo, quest’ultimo il mancato funzionamento della ghiandola endocrina chiamata Tiroide, una ghiandola caratterizzata da una particolare forma a Farfalla, del Sistema Endocrino che produce degli importanti ormoni, ovvero alcune sostanze chimiche importantissime, per svariati processi metabolici vitali), possono letteralmente decidere di non far avvenire la Metamorfosi e vivere la propria vita completamente in acqua diventando adulti con la forma acquatica in circa 4 mesi. Questo fenomeno è chiamato Neotenia, ovvero quando un individuo adulto conserva le stesse caratteristiche morfologiche e fisiologiche del periodo giovanile.
La Neotenia negli Axolotl è provocata anche da una disfunzione dell’Ipofisi, un’importantissima ghiandola endocrina, sicuramente la più importante, principale e generale che produce gli ormoni per il corretto funzionamento delle altre ghiandole endocrine tra cui la stessa Tiroide. L’Ipofisi è situata all’interno del Cervello nella parte centrale ed è presente anche in altre Specie animali, tra cui in noi Umani.
Da citare, per curiosità, anche l’importantissima Ghiandola Pineale (perché a forma di Pinolo) o Epifisi situata negli Umani che invece produce l’ormone Melatonina che svolge un ruolo di vitale importanza per il sonno e si racconta che ospiti l’Anima. A proposito di racconti, anche sui Caudati si raccontano delle storie antiche, perlopiù Medioevali, di una presunta invincibilità che ha un fondo di Verità e lo vedremo tra poco il motivo e la resistenza al fuoco, infatti non a caso la Specie chiamata Salamandra salamandra viene chiamata normalmente anche “Salamandra Di Fuoco” e ciò deriva dal fatto che le Salamandre si nascondono in alberi marcescenti che significa secchi ma non morti.
Negli Axolotl questo fenomeno si manifesta innanzitutto con la scelta di permanere in acqua come con lo stato larvale, la permanenza delle branchie esterne utilizzate anche per trattenere le prede e la stessa struttura (ovviamente cresciuta) dello stadio di larva. Gli Axolotl sono anche in grado di usare in piccola parte la Mimetizzazione, dove alcune cellule specifiche chiamate Cromatofori che contengono dei granuli di pigmento e che riescono a “riflettere” (cambiando il livello di pigmentazione in base agli impulsi luminosi esterni dovuti ai Fotoni, le particelle subatomiche che costituiscono la Luce e ne trasportano l’energia e reagendo con essi) i colori esterni e quindi mimetizzarsi.
I fenomeni di Neotenia, chiamati anche “segnali infantili”, sono noti in natura anche se rari ed avvengono anche in altre Salamandre (quando fattori genetici non permettono di completare la Metamorfosi) ma in tal caso sono molto più rari e l’essere che si viene a formare è simile agli Axolotl. Una particolare Salamandra, della Famiglia degli Proteidae ed in particolare la Specie chiamata scientificamente Proteus anguinus, mostra segni di Neotenia acquatica ed è simile ad un Axolotl con un corpo molto più allungato e somigliante ad un Drago; i Proteidae vivono nelle acque delle grotte e delle caverne e tale caratteristica, sia acquatica che terrestre, è detta Troglobia.
Ecco un’immagine dell’Affascinante Proteus anguinus (fonte):
Altre Salamandre che mostrano lo stesso fenomeno sono quelle della Famiglia delle Sirenidae la cui forma, un poco tozza, ricorda proprio le Sirene.
Ecco un’immagine del Siren Intermedia (fonte):
Si pensa, inoltre, anche se ciò è tuttora in attesa di verifica ed è un aspetto molto controverso nella Scienza è che i Cani, ovvero la Sottospecie chiamata Canis lupus familiaris (con un numero elevatissimo di Razze), è una Neotenia, frutto di varie “mescolanze” tra le varie Razze, l’evoluzione e l’addomesticamento fatto dagli Uomini, dei Lupi, la cui Specie è chiamata Canis lupus, entrambi fanno parte della Famiglia dei Canidi chiamati anche Canidae. Tale ipotesi è ancora in fase di studio.
La cosa incredibile è che se ad un Axolotl gli viene data un’alimentazione ricca di Iodio oppure gli si inietta la Tiroxina, un ormone iodato prodotto dalla Tiroide e che svolge delle importantissime funzioni per la crescita, inizia la Metamorfosi per trasformarsi nella forma terrestre. Questo processo può essere inizializzato anche dagli stessi Axolotl se in presenza di particolari fattori favorevoli, come per esempio con una dieta ricca di Iodio (talvolta frutto del cannibalismo). Ovviamente ciò avviene assai di rado e soltanto in casi estremi, visto che una Metamorfosi in età adulta da parte di un Axolotl ne può provocare il decesso. Infine è curioso sapere che gli Axolotl possono prendere letteralmente delle boccate d’aria gassosa fuori dalla superficie acquatica, ma preferisce respirare l’ossigeno disciolto nell’acqua tramite le branchie sia esterne che interne.
Ecco un’immagine che paragona un Axolotl Acquatico ed un Axolotl Terrestre che ha completato la Metamorfosi (fonte):
La Neotenia in noi Umani
Incredibile a dirsi, ma la Neotenia si manifesta anche in noi Umani, ovviamente non prettamente a livello morfologico perché altrimenti avremmo una testa enorme, un corpo tozzo e delle gambe piccole (come il corpo di un Neonato); la crescita in altezza del nostro corpo avviene principalmente proprio con lo sviluppo delle vertebre e poi da altre tipologie di sviluppo. Alcune patologie, come le già citate Nanismo, Cretinismo ed Ipotiroidismo sono una sorta di Neotenia Umana provocata da degli scompensi nutritivi, ormonali, ambientali e genetici. Generalmente noi Umani continuiamo a mostrare delle peculiarità di Neotenia, soprattutto a livello fisionomico del viso, anche in età adulta ed in persone completamente sane.
Come per esempio la capacità di poter digerire il latte, grazie alla permanenza dell’Enzima (gli Enzimi sono delle sostanze che servono a digerire i nutritivi accelerando il processo di scissione dei nutritivi in sostanze più semplici; questa “accelerazione chimica” è chiamata Catalizzazione ed avviene anche in altre circostanze e non solo biologiche) chiamato Lattasi, inoltre negli Umani adulti permangono alcune caratteristiche fisionomiche dell’età giovanile.
Ciò è poco presente nel restante Ordine dei Primati, chiamati anche Primate che deriva dal latino “Primates“ che in italiano significa “migliore” (proprio per le caratteristiche evolutive eccelse), di cui facciamo parte anche noi, infatti siamo imparentati con Scimmie, Tarsi e Lemuri. La nostra specie è chiamata Homo sapiens sapiens che fa parte del Genere degli Homo e della Famiglia degli Ominidi, ovvero i Primati con le capacità intellettive, posturali e morfologiche come quelle Umane ed infine da citare anche la poca presenza di peluria rispetto agli altri Primati che ne fanno di noi un esempio di Neotenia anche se non troppo marcata.
Anche a livello psicologico Umano possono mostrarsi dei casi di Neotenia, ovviamente non in tutti gli esemplari. Ciò consiste nell’avere dei comportamenti infantili e giovanili, tipo un’eccessiva giocosità, anche in età adulta. Questa patologia è chiamata Neotenia Psichica nota maggiormente col termine di “Sindrome Di Peter Pan” rifacendosi al personaggio letterario, famosissimo, di Peter Pan, creato dallo scrittore britannico James Matthew Barrie nell’anno del 1902, con delle trasposizioni anche della Walt Disney, che non voleva crescere. Tale patologia non è come il Ritardo Mentale, infatti quest’ultimo è un mancato o un lento sviluppo delle capacità intellettive, mentre con la “Sindrome Di Peter Pan” le capacità intellettive sono normali ed il problema ha un’origine prettamente psicologica e non intellettiva.
Ovviamente anche la Neotenia negli Umani è in continuo studio, ma non è assolutamente così elevata come negli Axolotl, del resto la Neotenia in sé è un fenomeno ancora da comprendere a pieno.
Detto questo la Neotenia negli Axolotl è un qualcosa di estremamente affascinante, insomma, sono degli animali “eternamente giovani”. Ma la loro caratteristica principale, udite bene, non è la Neotenia (già di per sé straordinaria) ma la capacità di autorigenerarsi, avete capito bene! L’appellativo di animali “giovani eterni” non è soltanto una metafora. A tutti gli effetti l’Axolotl è un animale dei Miracoli!
Gli Axolotl e la loro incredibile autorigenerazione
La capacità principale di questi straordinari Axolotl è proprio l’autorigenerazione. Infatti questi animali sono in grado di rigenerare in modo totale, quindi senza segni oppure cicatrici, gli arti per intero comprese le ossa, i polmoni, il midollo spinale e, incredibile di nuovo a dirsi, addirittura alcune parti del cervello facendo rimanere intatte tutte le funzionalità! Ovviamente il buon esito dipende dalla gravità delle lesioni e in casi più gravi la rigenerazione è più complicata oppure impossibile.
Un simile prodigio è comune negli Anfibi ed in particolare nelle Salamandre; da citare anche i robot biologici viventi chiamati Xenobot.
Il valore di questa capacità di autorigenerarsi ha del miracoloso e la spiegazione è altrettanto meravigliosa. Infatti tale miracolosa rigenerazione è possibile grazie a delle Cellule Staminali che riescono poi a costituire cellule complete. Infatti le Cellule Staminali sono delle cellule primitive e svolgono il ruolo di “soccorritori”, insomma, sono delle cellule base senza un particolare ruolo che però possono trasformarsi in varie tipologie di cellule tramite gli impulsi esterni e quindi con una “ricombinazione” del materiale genetico per svolgere il ruolo della cellula da formare.
Le Cellule Staminali possono variare dalle cellule nervose, passando per quelle ossee, fino a quelle della pelle e tantissime altre; sono capaci di trasformarsi in qualsiasi cellula, rappresentano un vero e proprio Miracolo Della Natura!
La loro meraviglia si osserva a pieno negli Axolotl. Inoltre anche altri animali, tra cui gli Umani, hanno delle Cellule Staminali. Ma in noi per qualche strano motivo probabilmente evolutivo, genetico e strutturale non sono attive a pieno; non riescono quindi a rigenerarci, se non in una quantità piccolissima.
Lo studio sulle Cellule Staminali, soprattutto se ingegnerizzate tramite l’ingegneria genetica, possono aprire ad un Mondo immenso per la cura di numerosissime malattie; si parla addirittua della cura del tumore, della ricostituzione degli organi, del ripristino dei Neuroni (utile in malattie neurodegenerative come per esempio l’Alzheimer, il Morbo Di Parkinson e le Encefalopatie Spongiformi), della rigenerazione delle ossa, dei muscoli e delle articolazioni, della cura di malattie genetiche, malattie rare e tantissime altre patologie ed in particolare curare la tremenda Leucemia.
Quest’ultima è un tumore maligno del midollo osseo.
Quest’ultimo produce i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine e dato che lo “stampo” muta geneticamente, ovvero le Cellule Staminali che si trasformano in quei componenti del sangue, in modo malevolo produce globuli bianchi errati e che attaccano le cellule sane devastando il Corpo Umano. Ma con una terapia con Cellule Staminali si inverte questo processo negativo sostituendo le cellule malate riparandole con quelle sane derivate dalle Cellule Staminali; con una sorta di rinvigorimento. Non è Fantascienza, ma è una realtà che avviene in natura ed esattamente anche negli Axolotl che, come detto prima, possono rigenerare lo stesso midollo osseo ed il midollo spinale (una delle zone principali del Corpo Umano e che contiene alcuni Neuroni, i tessuti nervosi e contiene anche le Cellule Staminali dediti alla produzione di quei costituenti del sangue).
Purtroppo gli studi al riguardo sono lenti e bollati, senza alcun motivo valido, come delle bufale quando poi sono validissimi. Come per esempio il controverso Metodo Stamina del grandissimo Professore Davide Vannoni (che è nato nel 1966 e morto nel 2019) che ha subito delle vere e proprie gogne mediatiche. Evidentemente qualcuno, un gruppo o qualcosa ai cosiddetti “piani alti” non vogliono ciò visto che le Cellule Staminali svolgono egregiamente il proprio ruolo ma si desidera il male delle persone e non il bene visto che le Cellule Staminali non solo possono curare moltissime malattie, oppure migliorare la Medicina ma potrebbero portare, ovviamente a grandi linee, con intelligenza e con Rispetto, anche a dei grandissimi guadagni. Ma nulla di tutto questo purtroppo avviene. Fatto sta che le Cellule Staminali vengono però utilizzate tranquillamente in natura da alcuni animali e svolgono un lavoro di rigenerazione davvero eccellente e migliorando la stessa vita di quegli animali.
Le stesse Cellule Staminali possono essere utili anche per la rigenerazione degli arti Umani ed aiutare tantissime persone affette da invalidità.
Gli studi quindi DEVONO andare avanti soprattutto sugli spettacolari Axolotl, visto che questi animali sono dei veri e propri “Organismi Modelli” perché possono dare delle informazioni utilissime non soltanto sugli altri animali ma anche per trovare delle cure mediche veramente efficienti e garantire a tutti dei benefici sulla Salute Umana evitando quindi tutti gli effetti collaterali di medicine, vaccini, operazioni chirurgiche varie e tanto altro.
Staremo a vedere, fatto sta che gli Axolotl riescono a sprigionare un fascino elevatissimo rispetto agli altri animali, con tutto rispetto; gli studi su di essi possono portare, soprattutto in questo periodo storico straordinario, a delle grandissime soddisfazioni.
Gli Axolotl ci ricordano i fantastici Pokémon ma sono una realtà strabiliante.
Conclusioni
In conclusione non ci resta quindi che ammirare con stupore le meraviglie degli Axolotl e della natura.
Probabilmente possono darci delle informazioni utili per la Salute Umana visto che è davvero un animale miracoloso. Il tutto dipende dalla nostra forza di volontà. Quando riusciremo a comprendere ciò forse davvero saremo in grado di generare il nostro potenziale.
La speranza è che lo Studio della Scienza venga utilizzata non a fin di male ma invece sempre con Coscienza, onore, consapevolezza e soltanto a fin di bene.