Scoperto gigantesco sistema idrico sotterraneo in Antartide

Un bacino dallo spessore di 2 chilometri nelle profondità della Whillans Ice Stream si trova nell’ovest del continente antartico.

Un gruppo di studiosi ha mappato un sistema di acque sotterranee che circolano nei sedimenti profondi dell’Antartide occidentale pubblicando i risultati sul giornale Science. L’esistenza di acque sotterranee nelle profondità del continente ghiacciato era già stata ipotizzata in passato, “ma fino ad oggi nessuno aveva ottenuto immagini così dettagliate”, ha spiegato uno degli scienziati che hanno realizzato il documento, Chloe Gustafson, in una dichiarazione rilasciata al Columbia University. Per studiare il fenomeno, gli studiosi si sono concentrati sul ”Flusso di Ghiaccio Whillans”, che alimenta la Barriera di Ghiaccio di Ross, la più grande del mondo. In precedenza era già stata dimostrata l’esistenza di un lago subglaciale e di un bacino sedimentario sottostante. Tuttavia, non si sapeva cosa ci fosse al di sotto del bacino. Gli studiosi hanno analizzato queste strutture subglaciali per sei settimane e dopo aver tracciato l’energia elettromagnetica generata nell’atmosfera sotto il ghiaccio, sono riusciti a creare una mappa tridimensionale dell’area. In particolare, hanno scoperto che i sedimenti, misti ad acqua liquida, iniziano al di sotto della base del ghiaccio e si estendono su un substrato roccioso tra 500 metri per 2 chilometri di distanza. La colonna sarebbe alta da 220 a 820 metri, 10 volte superiore ai sistemi idrologici presenti all’interno della calotta glaciale.


La quantità di acque sotterranee che abbiamo scoperto era così significativa che forse influenza i processi di flusso del ghiaccio. Ora il nostro obbiettivo è di saperne di più e capire come incorporarla nei modelli“, ha spiegato Gustafson. Gli scienziati hanno anche determinato che questa acqua sotterranea è salata e che la sua salinità aumenta con l’aumento della profondità. Questo perché il deposito si è formato dall’acqua oceanica durante il periodo caldo che il nostro pianeta attraversò tra i 5.000 e i 7.000 anni fa. Con il successivo raffreddamento, l’acqua di fusione fresca percolava verso l’alto, aumentando la salinità del liquido sottostante. Questo processo potrebbe continuare ancora oggi, secondo il geofisico Kerry Key. In ogni caso i fenomeni scoperti dagli esperti richiedono ulteriori ricerche, spiegano gli studiosi. “La conferma dell’esistenza della dinamica delle acque sotterranee profonde ha trasformato la nostra comprensione del comportamento dei flussi di ghiaccio e forzerà la modifica dei modelli delle acque subglaciali“, hanno concluso gli scienziati.