La posidonia del Mediterraneo è un fondamentale serbatoio di carbonio, lo conferma uno studio

posidonia del mediterraneo
Fonte: Twitter/@Tirakatanas

La posidonia oceanica, caratteristica del Mediterraneo, risulta un vero e proprio fondamentale serbatoio di carbonio, infatti, non oltre a quello che riesce ad immagazzinare nel suo tessuto, ne accumula un’elevata quantità anche come zuccheri espulsi dalle radici, cui concentrazioni risultano 80 volte superiori rispetto a quanto stimato fino ad oggi. Questa fantastica rivelazione è stata confermata da uno studio pubblicato sulla nota rivista Nature, Ecology & Evolution e coordinato dall’Istituto tedesco Max Planck per la Microbiologia Marina di Brema, al quale anche l’Italia è stata resa partecipe con Gabriele Procaccini, dirigente di ricerca alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.

Come ha spiegato Procaccini ai microfoni dell’agenzia di stampa ANSA: “Delle riserve di zuccheri così abbondanti sono sorprendenti. Vuol dire che la pianta contribuisce alla cattura del carbonio durante tutto l’arco della sua vita”. Il gruppo di ricerca guidato da Maggie Sogin, ha analizzato campioni d’acqua che sono stati prelevati in varie praterie nel Mediterraneo, nei Caraibi e nel Mar Baltico, riuscendo a trovare concentrazioni sorprendentemente alte di saccarosio vicino alle radici.

Inoltre, l’80% dei Dna che sono stati recuperati al di sotto delle praterie di posidonia contengono geni che consumano il saccarosio, ovvero geni attivi nel 64% dei casi. Come continua Procaccini: “La posidonia produce composti che inibiscono l’attività microbica quindi solo una piccola parte dei depositi di zuccheri viene degradata”. Infine, il ricercatore italiano ha così concluso: “Lo studio conferma l’importanza di queste piante, ma sottolinea anche i danni causati dalle attività umane che le disturbano, non solo intaccano i tanti servizi ecosistemici forniti dalla posidonia, ma rischiano anche di esporre all’erosione la parte sottostante le praterie, causando così la liberazione del carbonio lì immagazzinato”.