Il cibo del futuro? Mangeremo carne in provetta, meduse e licheni

Medusa
Fonte: Pexels di Blue Ox Studio

Snack di meduse al posto delle classiche patatine e carne “allevata” direttamente in casa a partire da proteine animali vi appaiono ipotesi assolutamente irrealizzabili? La verità potrebbe stupirvi allora. Grazie ad uno studio commissionato dalla catena inglese Sainsbury’s sul futuro della nostra alimentazione, sono emerse possibilità incredibili che renderanno di fatto il modo in cui i nostri figli e nipoti si ciberanno assolutamente diverso da quello attuale.

Trovare modalità alternative per cibarci e migliorare di conseguenza la sostenibilità ambientale sarà uno dei temi caldi dei prossimi 200 anni aprendo la nostra attuale visione a cibi e modalità di approvvigionamento che ad oggi farebbero storcere il naso alla maggior parte di noi. La crescente scarsità di pesci commestibili a causa del surriscaldamento globale farà infatti virare l’attenzione verso specie alternative come le meduse, ricche di preziose sostanze nutritive ideali anche per un “goloso” spuntino. E se questo non bastasse ai più fervidi avanguardisti, il latte vaccino potrebbe presto essere sostituto dal latte d’alga, un altro super food ricchissimo di sostanze benefiche per l’organismo umano.

In un futuro neanche troppo lontano, inoltre, sarà possibile “allevare” carne direttamente in casa partendo da appositi kit facilmente reperibili anche nei supermercati 2.0 che, partendo da cellule animali, ci forniranno hamburger vegetali ed assolutamente cruelty free. Insetti e licheni nel 2050 potrebbero rappresentare un menu tipo assolutamente comune anche in Europa, continente che finora non ha salutato con grande entusiasmo queste novità in campo alimentare.

E nel 2169? Una data sicuramente troppo lontana da noi, questo è certo, per la quale i ricercatori hanno però già qualche idea: impianti sottocutanei in grado di rilevare in tempo reale di quali nutrienti avrà bisogno il corpo umano e possibilità di far arrivare direttamente a casa un frutto o un ortaggio al grado di maturazione desiderato e del quale sapremo tutto, dalla piantagione alla raccolta. Un nuovo modo di intendere il cibo, quindi, atteso con trepidazione da chi ha già detto addio alla carne ed ai suoi derivati ma che tra pochissimo potrebbe coinvolgerci tutti, nessuno escluso.