I ricercatori hanno individuato sedimenti marini nel deserto di Atacama.
Un team di ricercatori dell’Università di Southampton afferma che un terremoto avvenuto in Cile 3.800 anni fa di circa 9,5 di magnitudo causò un enorme tsunami che viaggiò per più di 5.000 miglia arrivando in Nuova Zelanda. “Si pensava che non ci potesse essere un evento di quelle dimensioni nel nord del paese” dichiara il professor James Goff, co-autore dello studio. Nonostante sia uno degli ambienti più secchi del mondo, i ricercatori hanno trovato prove di sedimenti marini e creature che avrebbero vissuto nel mare prima di essere gettati nell’entroterra. Il team suggerisce che i sedimenti marini rinvenuti potrebbero essere stati trasportati dall’enorme tsunami.
Inoltre in numerosi scavi di siti archeologici lungo la costa, tra cui a Pabellón de Pica, sono stati rinvenuti edifici in pietra distrutti dalle onde, con molte pareti rovesciati verso il mare – probabilmente a causa di forti correnti. Sono trascorsi più di 1000 anni prima che le persone tornassero a vivere di nuovo sulla costa, il che è un periodo di tempo incredibile dato che si affidavano al mare per il cibo. “Questo è l’esempio più antico che abbiamo trovato nell’emisfero australe dove un terremoto e uno tsunami hanno avuto un impatto così catastrofico sulla vita delle persone, c’è molto da imparare da questo” commenta Goff. Gli esperti sperano che scoperte di questo genere, potranno in futuro aiutarci a fronteggiare questi eventuali super-terremoti.