“Non aprite le finestre, traffico vietato nelle zone a rischio”. L’allarme arriva nientemeno che da un sindaco, il primo cittadino del comune bresciano di Roè Volciano, lanciato in conseguenza di un serio incidente avvenuto nel pomeriggio del 14 aprile in una fabbrica e tale da generare un incendio (ancora da verificare se effettivamente si sia sviluppato) che ha fatto innalzare in cielo una potenzialmente pericolosa nube tossica. Ma andiamo con ordine: la segnalazione, ripresa dal sindaco dopo averla ricevuta da vigili del fuoco e autorità sanitaria, è legata allo sversamento, per errore, di un’ingente quantità di fosfato di zinco (circa 1500 litri), in una vasca contenente 18mila litri di acido solforico.
La nube tossica si è sviluppata in conseguenza della reazione tra queste due sostanze, e ha iniziato ad innalzarsi in cielo intorno alle 14.30: l’azienda ha immediatamente lanciato l’allarme ed il comune è intervenuto subito per vietare il transito nella zona e disporre l’immediata chiusura di alcuni siti che si trovano nelle vicinanze. Nelle prossime ore sono attesi i rilievi di Arpa per stabilire l’eventuale tossicità dell’aria ma l’altra grande preoccupazione è legata al rischio che la cisterna che contiene le due sostanze possa collassare in seguito all’erosione dell’acido e del surriscaldamento del composto.
L’incidente si è verificato in via Giuseppe Frua: sul posto, dopo l’allarme lanciato dall’azienda, sono giunte le ambulanze dei volontari Anc Valle del Chiese oltre a diversi mezzi dei vigili del fuoco e del Nucleo Nbcr. Con indosso tute speciali per proteggersi dall’eventuale contaminazione, gli specialisti del Nuclare, biologico, chimico e radiologico hanno iniziato a rilevare le sostanze presenti dopo aver, anzitutto, messo le persone e l’area in sicurezza. A coordinare il tutto anche i carabinieri della Compagnia di Salò che hanno effettuato rilievi ed avviato le indagini. Si ipotizza che alla base dell’incidente possa esserci un errore umano ma è ancora tutto da verificare. L’ordinanza firmata dal sindaco, oltre a vietare il transito nella zona, impone il divieto di utilizzo della ciclabile, il divieto di aprire porte e finestre di abitazioni e uffici, ma anche il divieto di utilizzo degli spazi aperti dell’oratorio. Interdetto anche l’ingresso al cimitero.