Se quella di utilizzare olio al posto del carburante in auto vi era sembrata quasi una buona idea, visto l’esorbitante aumento dei prezzi di benzina e gasolio delle ultime settimane, vi stupirà sapere che in alcuni aerei questa è già una concreta realtà, sicura e sostenibile. Anche se dall’inconfondibile odore di patatine fritte.
Il volo che ha utilizzato al 100% combustibile SAF (Sustainable Aviation Fuel) è partito dalla Francia ed ha viaggiato nei cieli per ben 3 ore e mezza. L’aereo protagonista di questa epica traversata è l’A380 della compagnia Airbus, pioniera nel settore dell’aviazione sostenibile. Grazie alla costante attenzione verso le tematiche della sostenibilità ambientale, Airbus attualmente possiede unicamente aeromobili in grado di volare con carburante composto almeno col 50% da SAF.
La più grande compagnia aeronautica ed aerospaziale d’Europa ha optato per questa modalità etica e sostenibile di lavoro affermando che in questo modo è possibile ridurre circa del 75% le emissioni di CO2 rispetto agli aerei tradizionali e questo vantaggio, oltre a tradursi in un minore impatto ambientale, si è reso necessario per superare i rischi derivanti dall’utilizzo dei normali carburanti durante i voli in zone del mondo con alte temperature.
L’esperimento di Airbus di volare dotando l’aereo di solo carburante SAF è stata un autentico successo, come sostenuto dagli stessi membri dell’azienda. Ma di cosa è fatto concretamente questo carburante innovativo? Incredibile a dirsi ma nel carburante SAF vi sono olio da cucina e vegetale, rifiuti solidi urbani, gas di scarico e legno. Un prodotto naturale, insomma, e di recupero che nel solo 2022 alimenterà circa 720 aerei pronti ad essere consegnati, un numero praticamente più che raddoppiato rispetto ai 340 Boeing realizzati con questa possibilità di rifornimento lo scorso anno.