Sole: 17 eruzioni in 2 giorni. Nube di particelle verso la Terra

Per gli esperti si va verso un picco dell’attività solare anticipato.

Con 17 eruzioni registrare in pochi giorni ed in un unico gruppo di macchie, il Sole ha raggiunto uno dei massimi picchi di attività nell’ultimo periodo. Dalle due macchie più intense hanno prodotto l’espulsione di bolle di plasma che potrebbero raggiungere il nostro pianeta nei prossimi giorni, provocando tempeste geomagnetiche di debole entità. “Questo fenomeno, insieme agli altri, smentisce la previsione secondo la quale il raggiungimento del picco di attività solare avverrà nel 2025”, dichiara all’ANSA Mauro Messerotti, ricercatore dell’INAF, dell’Università di Trieste. Il picco, aggiunge l’esperto, “potrebbe giungere molto prima, già nel 2024”.

Sole: 17 eruzioni in 2 giorni. Nube di particelle verso la Terra

L’intensa attività del Sole è stata registrata dai telescopi spaziali Solar Dynamics Observatory e Solar and Heliospheric Observatory (Soho) di Nasa ed ESA. “Tra l’altro – aggiunge Messerotti – si tratta della prima volta che, in questo ciclo solare, abbiamo osservato più brillamenti consecutivi di classe M, quindi abbastanza elevati”. I brillamenti solari vengono classificatei in cinque categorie, a seconda della loro luminosità nei raggi X: dalla A, B, C, M e X, in cui ogni classe risulta dieci volte più potente della precedente. I brillamenti solari sono violente eruzioni di materia prodotte dalle linee del campo magnetico sulla superficie solare che si spezzano e si ricongiungono rilasciando energia. In alcuni casi, i brillamenti possono provocare l’espulsione di plasma che, trasportate dal vento solare, raggiungono il nostro pianeta. “Quando si producono vari espulsioni di particelle cariche una dopo l’altra, come in questo caso, la prima spiana un po’ la strada alla seconda, che – conclude il ricercatore – può provocare un impatto superiore”.