Scoperta colossale nube di polvere prodotta dallo scontro tra pianeti

La scoperta grazie alle osservazioni del telescopio Spitzer della NASA.

Grazie al telescopio Spitzer della NASA, un team di esperti ha scoperto una colossale nube composta da detriti prodotti dall’impatto tra due pianeti rocciosi. Durante l’impatto tra due corpi rocciosi, come spiega il comunicato del Jet Propulsion Laboratory, possono avvenire due fenomeni: gli oggetti si possono frantumare in frammenti di dimensioni ridotte oppure fondersi in un corpo più grande. Secondo gli scienziati i due corpi celesti che hanno impattato erano caratterizzati da un diametro di alcuni centinaia di chilometri. La nuova ricerca, pubblicata sull’Astrophysical Journal, fornisce nuovi dati su cosa accade quando impattano due corpi rocciosi. Gli esperti, guidati dal Kate Su dell’Università dell’Arizona, ha studiato una nube di detriti prodotta da una di questi scontri passava davanti ad una stella che compone il sistema del quale la stessa nube fa parte. Grazie alla luce della stella proiettata verso il nostro pianeta, gli scienziati hanno ottenuto diverse informazioni essenziali come le dimensioni degli oggetti che hanno impattato, la velocità della nuvola che si è prodotta dallo scontro.

Conosciuta con il nome di HD 16619, il sistema dista circa 10 milioni di anni luce. La stella è molto giovane e dunque non è un caso che la polvere che è rimasta dalla sua formazione si sia poi aggregata per formare piccoli corpi celesti che possono impattare, soprattutto quando il gas che ancora li divide comincia a disperdersi nello spazio. Secondo gli esperti i pianeti che si sono scontrati avevano grandezze comparabili ai pianeti nani come Vesta (caratterizzato da un diametro di 500 chilometri).