Il lockdown imposto alle due regioni cinesi ha portato ad un brusco calo del prezzo del greggio, che oggi è ben al di sotto dei cento dollari a barile.
Il prezzo del petrolio frena in seguito ai timori riguardo la domanda cinese, alle prese con una nuova ondata di contagi da Covid-19 che ha spinto le autorità ad imporre il lockdown a Shenzhen e nella provincia di Jilin. A seguito della chiusura delle regioni cinesi, il Wti è sceso del 5,01%, scivolando al di sotto dei 100 dollari al barile, a quota 97,85, mentre il Brent registra un calo sui mercati asiatici del 5,23%, ad un prezzo di 101,31 dollari. Stiamo assistendo ad una brusca correzione dai massimi degli ultimi 14 anni raggiunti pochi giorni fa in seguito alla guerra tra la Russia e l’Ucraina.
Nella giornata di sabato 12 marzo, in Cina sono stati segnalati 3.393 casi di Covid di cui 1.807 di trasmissione domestica, 131 importati e 1.455 asintomatici. A segnalarlo è la Commissione sanitaria nazionale. Non accadeva dal febbraio del 2020 quando, nel pieno della crisi di Wuhan. I dati preoccupano, nonostante la “tolleranza zero” delle autorità locali. A causa del forte aumento dei contagi, il governo cinese ha ordinato il lockdown per tutti i 17 milioni di abitanti di Shenzhen.