Si ritiene che la sirena sia stata realizzata con il corpo di un orango e la coda di un salmone.
Un team di esperti sta indagando, in Giappone, su una misteriosa creatura mummificata risalente a tre secoli fa, considerata una “sirena” e venerata per le sue proprietà medicinali. Ora gli esperti stanno tentando di porre fine ai dubbi riguardanti questa strana creatura, con una ricerca. ”Potrebbe trattarsi di un busto di una scimmia cucito sulla coda di un pesce, alla quale sono stati aggiunti i capelli e le unghie”. A scoprire la mummia è stato Hiroshi Kinoshita, ricercatore dell’Okayama Folklore Society a Okayama. Takafumi Kato, esperto della Kurashiki University of Science and the Arts, è riuscito a convincere i gestori del tempio, dove era conservata, a consegnargli la mummia. Grazie ad una TAC ed un’analisi del DNA, gli scienziati avranno un quadro chiaro del misterioso a breve.
La mummia ricorda molto due esseri tipici del folklore giapponese: l’Amabies, ovvero delle sirene che presentavano dei becchi al posto della bocca, e l’Ningyos simili a pesci, ma dotate di teste umane. Non a caso le mummie di ipotetiche sirene sono presenti anche in altri due templi nel paese, come spiega il The Asahi Shimbun. Si tratta di esseri finti, realizzati dalla gente del posto, ma soprattutto dai sacerdoti che, come detto, considerano la mummia un presagio di buona salute. “L’abbiamo adorata, sperando che potesse aiutarci a mettere fine alla pandemia di coronavirus“, ha dichiarato all’Asahi Shimbun Kozen Kuida, il sacerdote capo del tempio. In passato la mummia era esposta in una teca di vetro nel tempio affinché i visitatori potessero pregarla, prima di essere chiusa nel contenitore per evitare che si deteriorasse. Secondo le prime ipotesi degli studiosi, questa sirena sia stata realizzata con il corpo di un orango e la coda di un salmone.