Una nuova ricerca ha rivelato i terribili effetti sul cervello dell’esposizione prolungata al piombo contenuta nella benzina rossa.
La benzina con piombo ha provocato effetti notevoli sulla salute degli uomini e delle donne durante il suo impiego, tra il 1940 e il 1975. A dimostrarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista PNAS secondo cui oltre un statunitense avrebbe subito effetti cerebrali provocati dalla cosiddetta benzina rossa. Gli studiosi della Duke University e della Florida State University hanno analizzato i dati resi noti del National Health and Nutrition Examination Survey riguardo i livelli di piombo nel sangue dei bambini nati e cresciuti in America tra gli anni Quaranta e la metà degli anni Settanta confrontandoli con i valori di riferimento che per i bambini non dovrebbero superare i 5 mcg/dL.
I risultati, resi noti nel 2015, mostrano un quadro preoccupante: più di 170 milioni persone mostravano una concentrazione di piombo nel sangue di oltre 5 mcg/dL nell’età dell’infanzia, con oltre 54 milioni oltre 15 mcg/dL, e circa 4.5 milioni oltre i 30 mcg/dL, con segni di gravi intossicazioni da piombo ed effetti sul quoziente intellettivo dai 3 ai 6 punti, soprattutto per i bambini nati negli anni Sessanta. La ricerca ha dimostrato come milioni di persone sono state esposte costantemente ad alte concentrazioni di piombo attraverso l’inalazione del metallo sotto forma di polvere o ingerito attraverso l’acqua, ma la riduzione del quoziente intellettivo rappresenta solo uno dei tanti danni permanenti che potrebbero aver subito. ”L’esposizione al piombo non è come avere un incidente d’auto da cui si guarisce, ma si tratta di un’intossicazione in grado di comportare conseguenze per tutta la vita” ha spiegato Aaron Reuben, uno dei ricercatori autori dello studio. La cosiddetta piombemia provoca disturbi nelle abilità cognitive come la perdita di memoria o deficit di attenzione nei bambini, ma anche problemi legati al ritmo del sonno fino alla capacità motoria.