Quando gli anni passano, non si può nascondere che il sogno di ogni essere umano è proprio quello di poter tornare indietro e rivivere la gioventù. Eppure questo desiderio potrebbe tramutarsi in realtà, grazie a una nuova terapia antiaging in grado di eliminare tracce di invecchiamento e riprogrammare le cellule. Questa incredibile terapia è stata somministrata ai topi aventi dalla mezza età fino alla vecchiaia e si è rivelata un gran successo, perché i piccoli animali sono tornati giovani senza alcuna problematica di salute né tanto meno senza l’innesco di tumori.
Lo studio di questo esperimento scientifico è stato poi pubblicato sulla rivista Nature Aging dal Salk Institute in California insieme alla collaborazione della società Genentech del gruppo Roche. Il dottore Juan Carlos Izpisua Belmonte del Salk Institute, ha dichiarato di essere super elettrizzati all’idea di riuscire ad utilizzare tale approccio nell’arco della vita così da rallentare il processo di invecchiamento negli animali, grazie ad una tecnica sicura ed efficace nei topi. Come riportato dall’agenzia di stampa ANSA, Belmonte ha poi aggiunto: “Oltre ad affrontare le malattie legate all’età, questo approccio può fornire alla comunità biomedica un nuovo strumento per ripristinare la salute dei tessuti e dell’organismo migliorando la funzione e la resilienza delle cellule in diverse situazioni patologiche, come le malattie neurodegenerative”.
Per tornare giovani, il team di ricerca del Silk Institute ha utilizzato un mix di quattro molecole: Oct4, Sox2, Klf4 e cMyc, conosciute come ‘fattori di Yamanaka’. Esse hanno riprogrammato l’epigenetica delle cellule che coprono il Dna andando a regolarne l’espressione. Le molecole sono state somministrate per un mese su topi sani dai 15 mesi fino ai mesi di età (che corrisponde dai 50 ai 70 anni dell’età umana), su topi dai 12 mesi fino ai 22 mesi (dai 35 ai 70 anni dell’uomo) e su un terzo gruppo di topi di 25 mesi (ossia 80 anni umani). Il ricercatore Pradeep Reddy ha spiegato: “Volevamo verificare che l’utilizzo di questo approccio per un arco di tempo più lungo fosse sicuro. In effetti, non abbiamo riscontrato alcun effetto negativo sulla salute, né sul comportamento o sul peso corporeo di questi animali”.
Dallo studio si è analizzato che i topi più anziani non hanno presentato segni di ringiovanimento dopo un mese di trattamento, mentre quelli trattati per sette o dieci mesi hanno mostrato un miglioramento relativo all’epigenetica delle cellule della pelle e dei reni e anche per le molecole ‘spia’ del metabolismo che si trovano nel sangue.