Il Giappone si trova in crisi per la comunicazione della pietra rotta. Questa notizia è divenuta virale sui social: «Sento di aver visto qualcosa che non dovrebbe essere visto», ha affermato un utente di Twitter in un messaggio che ha richiamato l’attenzione di 170.000 like.
Altri credenti, di questo potere magico negativo di cui la pietra aveva, hanno immaginato che, l’anima maligna di Tamamo-no-Mae fosse risuscitato dopo circa 1000 anni, i media locali hanno continuato il loro discorso dicendo che, già svariati anni fa nella roccia erano comparse delle crepe le quali forse hanno autorizzato alla pioggia di colare nel profondo per svigorire la forma.
Il Comune di Tochigi si trova nella regione di Kantō, sull’isola di Honshū, che si conosce per le fonti termali solforose, è famosa pure poiché è il territorio in cui “dorme” la terribile Sessho-seki, una gigante pietra che, pare quanto afferma, una leggenda giapponese racchiude, anzi comprendeva, uno spirito malvagio.
Quindi per terminare questo argomento di spiriti diavoli ed credenze popolari …vere o non vere, non siamo noi nel giudicare tutto ciò… questa superstizione diceva che; qualunque persona entrata in relazione con il ciottolo moriva per il semplice motivo dei suoi gas avvelenati ma…mi sembra un poco strano tutto ciò.
Sessho-seki svuol dire pietra assassina. Alcuni giorno fa i turisti della zona ai piedi della montagna Nasu, famosa meta turistica, sono fuggiti rabbrividiti dopo che certi testimoni hanno diffuso sui social le fotografie della sasso rotta in due
La leggenda della roccia teneva il cadavere di Tamamo-no-Mae, una stupendissima donna la quale aveva partecipato ad un cospirazione preparato per ammazzare l’imperatore e che in concretezza era uno anima malvagio dalle somiglianze di una volpe a nove code. Anima ora libera di fluire per il l’universo e spargere la sua forza funesta. Si si ci mancava solo questa notizia tragica.