Degli operai hanno eseguito un foro con il martello pneumatico per mettere un pilone per la luce in paese francese. Era una mattinata freddissima e gli uomini non riuscivano a comprendere perché dal foro usciva aria primaverile. Si azionò un controllo. L’attrezzo aveva bucato l’incavatura sovrastante di una caverna anonima. Cominciate le ricerche queste ebbero degli esiti assurdi.
La scarsità del maltempo, il grado di calore costante e l’assenza di persone crearono una smisurata capsula del tempo. La notizia della rivelazione fu diffusa al Ministero francese della cultura. E’ un recupero straordinario, a livello mondiale. Poiché in questo luogo oggi si potranno studiare le abitudini dell’Età del Bronzo. La teoria che si sta valutando è che l’ingresso naturale della grotta sia stato ostruito, forse da una frana, intorno all’800 o al 900 aC. Ciò ha difeso il sito per circa 3000 anni. Il ritrovamento è successo a Saint-Projet, un comunità francese di 1.232 cittadini collocato nel circoscrizione della Charente nella zona della Nuova Aquitania.
Qui è stata scoperta la vita di una delle più giganti caverne tombali, afferma il Ministero per la cultura francese, lunga più di un chilometro e profonda quasi venti metri. Tale ritrovamento, come abbiamo detto prima, è un recupero molto importante, sia per la prosperità archeologica che per il suo stato di conservatorismo. Infatti sono state ritrovate molteplici porcellane, ciotole, vasi, pentole, piatti quasi tutto intatto oltre ad dei resti umani e di animale.