Una civiltà che si differenziava dai Denisoviani che all’epoca abitavano l’area.
Un team internazionale di scienziati ha portato alla luce, nel nord della Cina, un sito risalente a circa 40.000 anni fa popolato da una popolazione con tecnologie originali, non corrispondenti a quelle descritte in siti abitati da popolazioni arcaiche della stessa area, i Denisoviani, o ai Sapiens, la cui espansione nell’area risale a circa 28.000 anni fa. Gli abitanti di questa piccola ed unica comunità che hanno popolato il sito, conosciuto con il nome di Xiamabei, usavano strumenti in pietra scheggiati, fissavano questi strumenti attraverso colle vegetali a manici d’osso per lavorare su materiali disparati come la pelle, il legno o tagliare la carne. Una delle caratteristiche di questa civiltà era l’utilizzo di di pigmento rosso scoperto sul suolo del centro abitato.
I dettagli della scoperta sono stati pubblicati su Nature. “Queste caratteristiche culturali – dichiarano gli scienziati – mostrano una colonizzazione precoce, fino ad ora sconosciuta, costituita da popolazioni moderne, che probabilmente hanno avuto fitti scambi culturali e genetici con i Denisoviani della zona. Non è escluso che si tratti di un’evoluzione culturale locale dei denisoviani, forse conseguente a contatti con le popolazioni moderne“. Le caratteristiche individuate dagli esperti spingono a pensare ad una fase di transizione complessa con continui scambi genetici e culturali in un ambito che comporterebbe la diffusione di popoli e innovazioni, inclusa la persistenza di costumi locali.