I cani dimostrano il lutto per la perdita di un loro simile, lo afferma uno studio italiano

Cani elaborano lutto
Fonte: Pexels Hilary Halliwell

Anche i cani, proprio come avviene per gli umani, elaborano il lutto dopo la morte di un loro simile. Essi, infatti, manifestano stati di paura, tendono a mangiare e giocare di meno, emettono latrati e sono in cerca di maggiori attenzioni. Inoltre, il tempo della scomparsa non incide sul cambiamento dell’umore, infatti, dalla morte del loro amico a quattro zampe (che condivide la stessa abitazione) può trascorrere un anno oppure molti altri ma gli atteggiamenti di tristezza e dolore si manifestano allo stesso modo. Questo è stato oggetto di uno studio italiano eseguito su 426 proprietari di cani (ai quali sono venuti a mancare cani conviventi con quelli ancora in vita) sottoposti a determinati questionari per esaminare il comportamento dei cani a seguito della morte di un loro simile.

Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori e scienziati italiani del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Scienze Animali dell’Università degli Studi di Milano, insieme alla collaborazione dell’Ambulatorio e Laboratorio Veterinari San Marco, del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova, dei Servizi di consulenza e comportamento veterinario di Napoli, dell’Università della British Columbia, del Canada, dell’Università di Evora, Portogallo, e anche di altri istituti.

Come ha spiegato Federica Pirrone, ricercatrice di Etologia Veterinaria dell’Università di Milano, cui parole sono state riportate dall’agenzia di stampa ANSA: “Gli animali sociali come i cani domestici hanno una forte tendenza a cooperare e sincronizzare i loro comportamenti per mantenere la coesione e poter beneficiare dei vantaggi derivanti dal vivere insieme. Questo coordinamento può essere interrotto quando muore un membro del gruppo. Dunque, l’interruzione di una routine sociale che, in virtù della forte affiliazione, si era creata tra le coppie di cani del nostro studio, potrebbe spiegare i cambiamenti osservati in quello sopravvissuto dopo l’evento fatale”.

Dallo studio è risultato che ben l’86% dei proprietari ha notato atteggiamenti negativi nei loro cani in vita, il 32% ha riportato cambiamenti nei comportamenti che sono durati tra i 2 e i 6 mesi, mentre il 25% ha dichiarato cambiamenti durati più di 6 mesi.