Dalla Giordania arriva un annuncio straordinario: nel sud-est del Paese è stato individuato dagli archeologi locali, in collaborazione con quelli francesi, un sito risalente a ben 9000 anni fa, dedicato alla caccia alle gazzelle. La scoperta ha una valenza enorme in quanto stando ai primi dati e rilievi potrebbe trattarsi di una delle strutture create dall’uomo più antiche del mondo mai trovate prima d’ora. L’annuncio della scoperta è stato ufficializzato dal ministero del Turismo e delle Antichità giordano: il sito si trova nel deserto di Jibal al Khashabiyeh, e risale certamente all’età della pietra. Gli scavi in questa zona, realizzati nell’ambito del Progetto archeologico della Badia sudorientale (Sebap), sono iniziati quasi dieci anni fa; dagli archeologi sono arrivate le prime informazioni su quanto individuato: il complesso risale al 7000 a.C, al suo interno vi sono gli ‘aquiloni del deserto’, enormi trappole impiegate per uccidere le prede trovate anche in altri stati come Siria ed Arabia Saudita.
Si tratta della “struttura più antica al mondo costruita su larga scala” hanno spiegato le autorità giordane parlando di una scoperta “spettacolare e senza precedenti”. Oltre a statuette di animali, decine di fossili marini disposti seguendo un preciso schema e selci sono state trovate due stele con sagome umane. “La caccia collettiva era fondamentale per le pratiche rituali delle popolazioni – hanno spiegato gli archeologi – il sito servì certamente a invocare forze soprannaturali per battute di caccia di successo. I siti archeologici in Giordania hanno un grande valore sociale, culturale ed economico a livello nazionale e internazionale, in quanto sono parte integrante della storia, della civiltà e dell’identità oltre ad essere attrazioni turistiche”.