Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Astronomy.
Un team di ricerca internazionale guidato da Thomas Mikal-Evans dell’Istituto Max Planck in Germania, ha diffuso i risultati di uno studio che riguarda un “mondo alieno” scoperto nel 2015. WASP-121b è uno degli esopianeti più studiati dagli scienziati ed è stato il primo in cui sono state rinvenute tracce di acqua nell’atmosfera. Il pianeta è un gigante gassoso grande il doppio di Giove e si trova a 855 anni luce da noi fuori dal nostro Sistema Solare. L’esopianeta è inospitale per la vita a causa delle alte temperature e rivolge sempre lo stesso lato alla sua stella madre Wasp-121.
Gli esperti affermano che nel lato illuminato è stata accertata la presenza di vapori metalli pesanti come alluminio, cromo e nichel e nella zona in ombra, grazie alle basse temperature, sono state identificate nubi che condensandosi sprofondano nell’atmosfera. L’alluminio, combinandosi con l’ossigeno potrebbe dar vita ad un minerale presente anche sulla Terra, il Corindone, che sul nostro pianeta, unendosi con altri metalli come il cromo, titanio o ferro, genera zaffiri e rubini. “Per comprendere ancora meglio questo pianeta, sarà necessario continuare ad osservarlo utilizzando il telescopio spaziale James Webb” conclude Mikal-Evans.