In quello che è considerato un territorio ricco di reperti storici è stata fatta una delle scoperta più importanti da molti anni a questa parte. Stiamo parlando della Striscia di Gaza, dove gli archeologi hanno riportato alla luce un antico cimitero romano che risalirebbe al I secolo d.C. Avrebbero dunque 2000 anni i resti del grande cimitero riaffiorato nel corso di una serie di scavi condotti da un team di costruttori allo scopo di realizzare un progetto residenziale finanziato dallo stato egiziano. Ma scavando hanno subito notato la presenza di grandi e antichi mattoni che, come confermato in seguito dagli archeologi, andavano a costituire la struttura del cimitero. Un team francese di esperti si sta occupando della supervisione del sito, ed i lavori sono stati momentaneamente interrotti: Jamal Abu Rida, ministro del Turismo e delle Antichità di Gaza, ha confermato che vi è la volontà di metterlo in sicurezza per poi aprirlo ai turisti e ha affermato che si tratta della scoperta archeologica più importante del decennio.
All’interno del cimitero sono state già rinvenute venti tombe romane, con decori meravigliosi. Ma si pensa che possano essercene almeno 80 distribute su un’area di 50 metri quadrati, che gli archeologi vogliono riportare alla luce. Si ritiene che questo luogo di sepoltura fosse riservato a persone di alto rango: due sepolcri sono stati aperti trovando giare di argilla e resti di ossa. Le tombe sono disposte da est a ovest, a conferma del fatto che si tratta di un cimitero romano e non musulmano.