I satelliti, progettati da studenti universitari per la NASA, avevano vari scopi: testare la tecnologia di pulizia dei detriti spaziali e studiare i neutroni nell’orbita terrestre bassa per migliorare le previsioni del tempo spaziale.
Brutto colpo per la compagnia americana Astra Space Inc nel suo progetto di entrare a far parte del club delle aziende private che collaborano con la NASA. Giovedì il razzo che avrebbe dovuto portare in orbita il suo primo carico ha preso fuoco poco dopo la partenza. Immediato il crollo del valore delle azioni della compagnia dopo dell’incidente. Il veicolo di lancio di Astra, chiamato anche Rocket 3.3, portava con sé quattro piccoli satelliti per l’agenzia spaziale americana. Tre di questi erano stati sviluppati da università di Alabama, New Mexico, California e del Johnson Space Center della NASA. La notizia dell’incidente è giunta circa un quarto d’ora dopo il lancio dalla Cape Canaveral Space Force Station.
Lanciato dopo diversi giorni di ritardo, il razzo Rocket 3.3 era designato per svolgere la missione ELaNa 41 per la NASA che prevedeva il test di alcuni dispositivi destinati a vari scopi, tra cui un test della tecnologia di pulizia dei detriti spaziali e lo studio dei neutroni nell’orbita terrestre bassa per migliorare le previsioni del tempo spaziale. Una prima anomalia è avvenuta durante la separazione del primo stadio mentre tre minuti e cinque secondi dopo il decollo, lo stadio superiore ha preso fuoco, bruciando per circa cinque minuti e 25 secondi. I vari razzi sono caduti nell’oceano.