Purtroppo l’aria che respiriamo, sia noi umani che il mondo animale, sta diventando sempre più inquinata causando enormi problematiche. Gli impollinatori sono prevalentemente api e sirfidi, ma anche farfalle, falene, alcuni coleotteri e vespe, questi si definiscono insetti prònubi cui compito è quello di trasportare il polline da un fiore all’altro permettendo l’impollinazione e la conseguente formazione del frutto. Con il cambiamento climatico, l’utilizzo di pesticidi e le costruzioni di edifici che vanno ad eliminare le aree verdi, stanno portando questa specie a un forte rischio estinzione. Un vero e proprio disastro si trova dietro l’angolo, quindi è opportuno intervenire tempestivamente per far sì che questo non accada.
Secondo uno studio pubblicato su Environmental Pollution, i ricercatori hanno spiegato come le sostanze nocive scaricate dalle automobili possano essere le principali cause che vanno a distruggere le particelle odorose delle piante. Infatti, a causa del cattivo odore di benzina che si deposita sulle foglie porta gli impollinatori a stordirli e confonderli, impedendo loro di identificare il posto a loro familiare dove scoprire il cibo.
Il problema è sicuramente da risolvere quanto prima, anche se con l’introduzione delle auto elettriche già si sta iniziando a fare dei passi avanti contro l’inquinamento dell’aria. Il futuro delle api, vespe, farfalle e così via, potrebbe tramutarsi in un disastro ambientale. Ciò che desta maggiore preoccupazione è l’uso dei pesticidi, perché: malgrado l’estendersi di metodi agricoli ‘green’, non sono stati ancora trovati degli efficaci surrogati.