Le due grandi statue a forma di sfinge rappresentano il faraone Amenhotep III, nonno di Tutankhamon, che regnò quasi 3.400 anni fa.
Due enormi sculture in calcare raffiguranti Amenhotep III, il nonno del celebre faraone Tutankhamon, sono state portate alla luce da un team di esperti a Tebe, l’odierna Luxor, l’antica capitale dell’Egitto. A dettagliare le caratteristiche della ritrovamento è il Ministero del Turismo e delle Antichità dell’Egitto che ha aggiunto come la scoperta è stata realizzata all’interno del cosiddetto “Tempio di Milioni di Anni“, un tempio funerario dedicato al faraone che governò il paese tra il 1387 e il 1348 a.C. Le due statue raffigurano proprio Amenhotep III sotto forma di sfinge e, in origine, avrebbero avuto un’altezza di circa 8 metri. I due “colossi” mostrano il faraone con in testa un copricapo che raffigura una mangusta, una barba molto ampia e una grossa collana.
Durante la pulizia della statua è stato scoperto sul petto di una delle statue una scritta. “l’amato di Amon-Ra“, il re degli dèi egizi. Ed in effetti il regno di Amenhotep III fu un periodo di lunga prosperità per l’Egitto durato un trentennio. Negli anni gli scavi, cominciati nel 1998, son stati portati alla luce interessanti rovine di colonne e pareti del tempio con decorazioni di scene cerimoniali e rituali. ”In questo tempio erano presenti numerose statue e decorazioni, prima che il terremoto, nel 1200 a.C. distrusse la struttura“, ha spiegato Hourig Sourouzian, capo della missione archeologica. Nel peristilio della struttura, un cortile interno all’aperto, sono state individuate anche tre statue di Sekhmet, la dea leonessa della guerra mentre sulle pareti gli esperti hanno portato alla luce scene delle feste che rappresentano l’Heb-Sed, una celebrazione per il trentennale del regno.