Scoperta nuova variante dell’HIV, più contagiosa e aggressiva

Le persone con la variante chiamata BV hanno un recupero e una sopravvivenza del sistema immunitario simili agli individui infettati da altri lignaggi del virus.

Un team internazionale di scienziati dell’Università di Oxford ha identificato una nuova variante più virulenta e trasmissibile dell’HIV, che è circolata nei Paesi Bassi negli ultimi decenni e ha già infettato più di 100 persone. Secondo uno studio pubblicato giovedì sulla rivista Science, gli individui infettati dalla nuova variante, battezzata BV, hanno una carica virale (il livello del virus nel sangue) tra 3,5 e 5,5 volte superiore rispetto alle persone che contraggono altri ceppi di sottotipo B dell’HIV, che presenta un rischio maggiore di trasmissione. La nuova variante, inoltre, ha una maggiore riduzione delle cellule CD4, che aumenta il rischio di sviluppare l’AIDS molto più velocemente se non trattata: la maggior parte delle persone con HIV lo fa intorno a 6 o 7 anni dopo la diagnosi, tuttavia, quelle infette da BV sviluppano il malattia in 2 o 3 anni. Sebbene i ricercatori affermino che, dopo aver iniziato il trattamento, le persone con BV hanno avuto un recupero del sistema immunitario e una sopravvivenza simili a quelli degli individui infettati da altri ceppi di HIV, sottolineano che è fondamentale che le persone inizino il trattamento il prima possibile, perché la nuova variante provoca un declino più rapido della capacità di risposta del sistema immunitario.

I nostri risultati sottolineano l’importanza della guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità affinché le persone a rischio di HIV abbiano accesso a test regolari che consentano una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo“, ha affermato l’epidemiologo Christophe Fraser, autore principale dello studio. “Questo limita il tempo in cui l’HIV può danneggiare il sistema immunitario di una persona e mettere a repentaglio la sua salute“, ha aggiunto. La nuova variante è stata identificata per la prima volta in 17 persone, 15 delle quali provenienti dai Paesi Bassi, spingendo i ricercatori ad analizzare i dati su migliaia di olandesi che avevano contratto l’HIV. Sono stati così individuati altri 92 individui con la variante, portando il totale a 109. Analizzando i genomi di diversi campioni di questa forma del virus, i ricercatori stimano che la variante VB sia emersa per la prima volta alla fine degli anni ’80 e ’90 nei Paesi Bassi, ma la sua diffusione è in calo nel paese, per ragioni non ancora chiarite.