Il terremoto, di 6.5 gradi della Scala Richter, ha provocato la distruzione di 18 abitazioni.
È di sessanta morti il primo bilancio delle autorità peruviana a causa del terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito questo giovedì l’Amazzonia peruviana. “A causa del sisma, 18 case sono state rase al suolo, 15 sono rimaste inagibili mentre i feriti sono 72 e 60 le vittime“, ha riferito il ministero dell’Interno dopo il terremoto nella provincia di Condorcanqui, nel dipartimento di Amazonas.
Alle 10:58 del mattino, ora locale, il Centro Sismologico Nazionale ha riferito che il terremoto si è verificato a 90 chilometri a est della città di Santa María de Nieva ad una profondità di 139 chilometri. Subito dopo la scossa, il personale della Polizia Nazionale si è trasferito nella zona colpita per sostenere la popolazione mentre la Social Health Security ha riferito che l’area di ricovero del Bagua Temporary Care Center, nel dipartimento di Amazonas, presentava “lievi danni” che sarebbero stati riparati a breve. Il Centro Nazionale per le Operazioni di Emergenza (COEN) ha riferito che il terremoto è stato “percepito in maniera distinta” in tutti i distretti della provincia amazzonica di Chachapoyas, nonché nelle province di San Marcos, San Miguel, San Pablo e Santa Cruz, nel dipartimento di Cajamarca e in maniera moderata nelle altre sette province dell’Amazzonia: Utcubamba, Rodríguez de Mendoza, Luya, Condorcanqui, Bongará e Bagua.
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