Il fenomeno legato ad un impianto di riscaldamento a carbone.
È allarme inquinamento nelle città di Omsukchan e Seimchan, in Siberia, dove la neve ha assunto un’inquietante colorazione nera a causa delle emissioni di un impianto di acqua calda, alimentato a carbone che garantisce il riscaldamento a circa 4.000 residenti. La struttura, ormai obsoleta, è responsabile della fuliggine che viaggia in aria e si deposita sulla neve, caduta in maniera abbondante nell’area nell’ultimo periodo. In pochi giorni sono diventate virali le immagini che mostrano la neve e il ghiaccio scuri in una delle aree più fredde del fredde del mondo. Intanto i residenti lamentano una situazione che, nonostante il trascorrere degli anni, non è affatto cambiata.
Anche le autorità ammettoo come la causa dell’incubo inquinamento a Omsukchan e nella vicina Seimchan sia la centrale a carbone dell’acqua calda. Ma la struttura rimane ancora fondamentale per il riscaldamento per gli appartamenti e le case della zona, famosa per l’estrazione dell’oro e del carbone. Con temperature che questo mese scendono a meno 50 gradi e al di sotto dello zero, gli impianti di riscaldamento nella regione di Magadan consumano quantità maggiori di carbone, continuando a tingere la neve, e non solo, di colore nero.