Si tratta del primo incidente di questo tipo avvenuto sul nostro satellite.
Il secondo stadio del razzo SpaceX è in rotta di collisione contro la Luna, con un’alta probabilità di schiantarsi il 4 marzo, secondo i dati raccolti da diversi astronomi dilettanti e professionisti. Si tratta dello stadio superiore di un Falcon 9, lanciato nel febbraio del 2015 da Cape Canaveral (Florida) con l’obiettivo di inviare un satellite meteorologico della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). A quanto pare, il booster è rimasto in un’orbita vagante ed irregolare tra la Terra e la Luna negli ultimi sette anni. Come riportato da ‘Ars Technica’ e dagli utenti di ‘ProjectPluto‘ , un noto software di osservazione delle stelle, diversi osservatori hanno notato che la traiettoria del razzo, senza carburante e fuori controllo, sembra dirigersi direttamente verso il lato opposto della Luna, vicino all’equatore. Dopo il suo lancio nel 2015, lo stadio superiore del Falcon 9 ha portato il satellite NOAA in un’orbita di trasferimento e lo ha rilasciato, posizionandolo su un’orbita verso un punto LaGrange, a oltre un milione di chilometri di distanza dal nostro pianeta. Poiché il dispositivo non poteva ritornare sulla Terra con il carburante rimanente, è rimasto intrappolato senza alimentazione nell’orbita del sistema Terra-Luna. Secondo Bill Gray, responsabile del “Progetto Pluto”, questo è il primo caso noto di detriti spaziali che colpiscono involontariamente la Luna. Nel 2012, una coppia di veicoli spaziali della NASA della missione Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) si è schiantata contro una montagna vicino al Polo Nord nell’ambito di una missione che mirava alla realizzazione di una “mappa gravitazionale” ad alta risoluzione della zona. ”L’oggetto da 4 tonnellate – dice Gray – ha effettuato un sorvolo della Luna ravvicinato il 5 gennaio, ma è il 4 marzo la data dello schianto prevista dagli esperti, quando precipiterà ad una velocità di circa 2,58 km al secondo”.
Secondo alcuni ricercatori l’incidente potrebbe fornire informazioni preziose per la scienza. “Essenzialmente, questo è una sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite, ovvero una sonda che indaga i crateri lunari in cerca di ghiaccio). ‘‘Solo che probabilmente non ne vedremo direttamente l’impatto perché accadrà dall’altra parte della Luna e non in una zona particolarmente interessante“, spiega Gray. In effetti, poiché l’incidente del Falcon 9 dovrebbe verificarsi sul lato opposto della Luna, non può essere osservato dalla Terra, ma i satelliti in orbita, come il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA e l’ India Chandrayaan-2, potranno raccogliere dati sul cratere da impatto e studiare il materiale espulso dal sottosuolo. L’ora esatta e il luogo dell’incidente dipendono da diversi fattori, tra cui la forma del razzo e la luce solare, che possono alterare leggermente la traiettoria dell’oggetto. “Questi effetti imprevedibili sono molto piccoli. Ma si accumuleranno da qui al 4 marzo e vorremmo davvero individuare il luogo dell’impatto nel modo più preciso possibile, in modo che LRO e Chandrayaan-2 possano trovare il cratere e, se fortunati, persino osservare l’impatto” – conclude Gray.