Il fenomeno potrebbe essere spiegato dal passaggio di una nube di polvere o di stelle.
Un gigantesco buco nero occupa il centro della nostra galassia: Sagittarius A. Si tratta un buco nero supermassiccio dal quale gli osservatori hanno individuato una serie di esplosioni di radiazioni su base giornaliera, ma nessuno è stato in grado di spiegarne l’origine. Ora, dopo 15 anni di dati, un nuovo team di esperti sta cercando di risolvere il mistero. Si tratta di esplosioni che secondo gli esperti hanno una potenza anche centinaia di volte più potenti dei ”classici” segnali prodotti da un buco nero, ma sembrano seguire uno schema preciso. Le informazioni raccolte dal 2006 al 2008 mostrano potenti livelli di attività nei raggi gamma, seguiti da rapidi cali di quattro anni, ma dopo questa “pausa” l’attività ha ricominciato la sua attività dal 2012.
Questi eventi, che giungono sul nostro pianeta come veri e propri “lampeggiamenti” di luce, potrebbero essere prodotti da una serie diversi fenomeni. Secondo una prima ipotesi potrebbero essere presenti delle nubi gassose o anche delle stelle che attraversano lo spazio che ci separa da Sagittarius A* e che ne bloccano le radiazioni. “Come si producano questi bagliori non è ancora del tutto chiaro“, ha spiegato Jakob van den Eijnden, esperto dell’Università di Oxford, uno degli autori della ricerca pubblicata su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. “Non abbiamo ancora raccolto dati che mostrano sul passaggio di nubi o stelle perciò non possiamo confermare l’ipotesi“. Gli scienziati sperano, ora, di individuare la risposta nei prossimi anni.