Il ritrovamento è avvenuto al largo di Tahiti.
Un team di ricercatori durante una spedizione subacquea al largo delle coste di Tahiti, ha identificato ad una profondità di 30 metri, una grande barriera corallina incontaminata lunga circa 3km. Secondo l’esponente dell’UNESCO Julian Barbiere che ha guidato la missione, si tratta di una della scoperte più importanti avvenute nella “zona crepuscolare” cioè la porzione di mare che si estende tra i 200 e i 1000 metri di profondità nell’oceano.
“Esistono molti ecosistemi simili altrove di cui non siamo a conoscenza. Dovremmo mapparli e lavorare sodo per proteggerli” ha affermato Barbiere. Le barriere coralline sono tra gli ecosistemi più ricchi di specie animali e vegetali ma anche i più vulnerabili all’inquinamento, all’innalzamento delle temperature e alla variazione dell’anidride carbonica.