Il DESI ha creato la mappa 3D dell’universo molto più dettagliata [VIDEO]

Galassia
Foto: Pexels di Felix Mittermeier

Il Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), ossia lo strumento di ricerca scientifica utilizzato per condurre indagini astronomiche spettrografiche di galassie lontane, per la prima volta ha creato la mappa 3D dell’universo molto più dettagliata. Sono trascorsi solamente sette mesi da quando il DESI ha iniziato la sua missione e già è stata in grado di rivelare in maniera impeccabile le immagini 3D della galassia.

La scansione dell’universo terminerà definitivamente nel 2026 e fino ad allora si aspetta che questo sofisticato strumento abbia mappato più di 35 milioni di galassie, procurando agli astronomi un’ampia gamma di dati. Julien Guy, astrofisico e relatore del Lawrence Berkeley National Laboratory in California, ha dichiarato che: “C’è molta bellezza in tutto questo. Nella distribuzione delle galassie sulla mappa 3D, ci sono enormi ammassi, filamenti e vuoti. Sono le strutture più grandi dell’universo. Ma al loro interno trovi una traccia dell’universo primordiale e la storia della sua espansione da allora”.

https://twitter.com/BerkeleyLab/status/1482128169511669760

Ma il lavoro sul DESI stesso non è ancora giunto al termine e come affermato da Klaus Honscheid, fisico della Ohio State University e co-Instrument Scientist del progetto che consegnerà il primo articolo della sessione CosmoPalooza DESI, si tratta di: “Un lavoro costante che va avanti per far funzionare questo strumento in modo fluido e automatico, idealmente senza alcun input durante l’osservazione notturna”.

Il Dark Energy Spectroscopic Instrument è dotato di 5.000 fibre ottiche, ognuna controllata singolarmente e posizionata da un piccolissimo robot all’avanguardia e assicurando che le loro posizioni siano precise entro 10 micron. Essi corrispondono a meno dello spessore di un capello umano e ogni robot deve posizionarsi per raccogliere la luce dalle galassie a miliardi di anni luce di distanza. Dunque, DESI si tratta di uno strumento davvero eccezionale ed è qualcosa di cui essere molto orgogliosi.

Il livello di accuratezza dello strumento è necessario per svolgere il compito principale dell’indagine, ossia raccogliere immagini dettagliate dello spettro dei colori di milioni di galassie in più di un terzo dell’intero cielo. Una volta scomposta la luce di ciascuna galassia nel suo spettro di colori, DESI può determinare di quanto la luce è stata spostata verso il rosso, allungata verso l’estremità rossa dello spettro dall’espansione dell’universo durante i miliardi di anni che ha viaggiato prima di raggiungere la Terra. Più lo spettro di una galassia è spostato verso il rosso, più essa è lontana. E grazie alla mappa 3D del cosmo, i fisici possono tracciare ammassi e superammassi di galassie.