TOI-674 b si trova a 150 anni luce dalla Terra, ha un raggio 5,25 volte maggiore rispetto a quello della Terra, una massa 23,6 volte più grande di quella del nostro pianeta e una temperatura media compresa tra 330 e 630 gradi Celsius.
Un team di scienziati ha identificato tracce di vapore acqueo su un lontano esopianeta, dal nome di TOI-674 b, descritto in una pubblicazione in prestampa su arXiv. Il pianeta, che si trova a 150 anni luce dalla Terra, ha un raggio 5,25 volte maggiore rispetto a quello della Terra e una massa 23,6 volte più grande. La temperatura media varia tra i 330 e i 630 gradi Celsius; un vero e proprio inferno che ne determina la classificazione di “nettuniano caldo”. A descriverne le caratteristiche è uno degli autori dello studio, Ian Crossfield. “Misurare la composizione atmosferica di un pianeta gassoso, come questo, ci aiuta a capire come potrebbe essersi formato. Alcuni modelli prevedono che tali pianeti possano svilupparsi con una presenza scarsa di acqua, ma il vapore acqueo che vediamo su TOI-674 b ci fa pensare che tali modelli probabilmente non siano applicabili per tutti i pianeti, o perlomeno per questo appena scoperto“, ha spiegato il ricercatore in una dichiarazione ufficiale dell’Università del Kansas. Jonathan Brande, che ha guidato lo studio, indica come l’analisi possa servire a comprendere meglio il Sistema Solare e in particolare i suoi giganti gassosi. “Urano e Nettuno hanno ancora lati oscuri ed, inoltre, sappiamo poco della loro composizione atmosferica”, afferma lo scienziato.
“Abbiamo scoperto migliaia di esopianeti e molti dei più comuni risultano più simili a Urano e Nettuno che alla Terra ” sottolinea Brande. Per Crossfield, l’uso del telescopio James Webb, lanciato in orbita a dicembre, potrebbe portare a molte nuove scoperte importanti scoperte sugli esopianeti. “Essere riusciti a rilevare il vapore acqueo su questo pianeta con il telescopio spaziale Hubble è solo un’anteprima di ciò che potremmo imparare sulle atmosfere degli esopianeti con il telescopio spaziale James Webb recentemente lanciato dalla NASA“, conclude l’esperto.