Dalle ultime analisi indipendenti eseguite dalla NASA e dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) è emerso che nel 2021 la temperatura superficiale media della Terra ha subito un incremento di calore di 1,1 gradi centigradi. Si tratta di un numero già verificatosi nel 2018 ed è la sesta temperatura più calda mai registrata fino ad ora.
Bill Nelson, amministratore della NASA, come riportato da ‘Ansa’, ha dichiarato che: “La scienza non lascia spazio a dubbi: il cambiamento climatico è la minaccia esistenziale del nostro tempo. Otto dei 10 anni più caldi del nostro pianeta si sono verificati nell’ultimo decennio, un fatto indiscutibile che sottolinea la necessità di un’azione coraggiosa per salvaguardare il futuro del nostro Paese e dell’intera umanità”.
Senza ombra di dubbio le principali cause del riscaldamento globale sono l’anidride carbonica e i gas serra nell’atmosfera dovuti ad attività dell’uomo. Il nostro pianeta sta già dando evidenti segnali del riscaldamento globale, ad esempio il ghiaccio marino artico sta diminuendo, il livello del mare sta salendo e gli incendi stanno diventando più intensi. A monitorare e registrare la temperatura superficiale della Terra nel corso dell’anno, sono stazioni meteorologiche, boe oceaniche e navi e, come sostengono NAS e Noaa, tali rilevazioni sono confermate dai dati satellitari dell’Atmospheric Infrared Sounder (Airs) sul satellite Aqua della NASA.
Come affermato da Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa a New York, la totalità delle varie analisi non ha importanza in quanto i segnali sono molto forti e le tendenze sono tutte uguali perché sono molto grandi.