Migliaia di piante, ragni e insetti sono stati scoperti dai ricercatori.
Un team di paleontologi, ha identificato nel Nuovo Galles del Sud, regione così arida da essere stata soprannominata geologo britannico John Walter Gregory il “cuore morto dell’Australia”, centinaia di fossili di piante e animali. Ragni fossilizzati, cicale, vespe, piante e pesci, che risalgono tra 11 milioni e 16 milioni di anni fa durante il Miocene sono stati identificati dai ricercatori Australian Museum Research Institute. “Il Miocene è stato il momento in cui la maggior parte degli ambienti australiani moderni sono stati creati e il sito fossile racconta la storia delle origini dell’Australia” dichiara Matthew McCurry, paleontologo. Lo studio afferma che la scarsità di precipitazioni a quel tempo, ha causato una diminuzione della foreste pluviali in tutto il mondo creando paesaggi sempre più aridi. Utilizzando microscopi elettronici a scansione (SEM), gli autori dello studio hanno potuto osservare dettagli come singole cellule e strutture subcellulari.
Alcune immagini hanno anche rivelato gli ultimi pasti di alcuni animali come ad esempio una libellula parzialmente digerita in un pesce fossile. Il sito presenta rocce ricche di ferro che hanno conservato in modo incredibile i fossili. Grazie a questa scoperta, i ricercatori sono in grado di ricostruire l’antica foresta pluviale australiana ormai estinta. L’analisi delle foglie scoperte suggerisce che la temperatura media all’epoca era di circa 63 gradi Fahrenheit (17 gradi Celsius). “I fossili di ragno sono i miei preferiti! Sono eccezionali !” commenta entusiasta McCurry.