L’aviaria fa strage di pinguini in Gran Bretagna. Si moltiplicano i focolai in Veneto

L’epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) sta provocando stragi di uccelli in tutto il mondo.

Tre quarti della colonia di pinguini Humboldt 69 del Dudley Zoo (Regno Unito) sono morti a causa di un focolaio di malaria aviaria, come annunciato giovedì dall’istituto sul suo sito ufficiale.La malattia parassitaria, che non può essere trasmessa all’uomo o ad altre specie animali, è trasmessa dalla puntura di zanzare infette“, ha scritto la direzione dello zoo, aggiungendo come “l’epidemia virulenta non può essere fermata nonostante i grandi sforzi degli esperti veterinari e i nostri custodi di uccelli.” Secondo una portavoce dello zoo, sono 50 i pinguini morti, ovvero il 70% della colonia, ma tuttavia, il numero potrebbe aumentare.

L’aviaria fa strage di pinguini in Gran Bretagna. Si moltiplicano i focolai in Veneto

Purtroppo, i pinguini sono particolarmente suscettibili alla malattia in quanto non hanno anticorpi adatti a combatterla e risulta difficile identificarla attraverso i test medici”, ha detto Grove. Per l’esperto non è chiaro “se le insolite condizioni climatiche dello scorso anno abbiano avuto un ruolo nella diffusione del virus visto che il clima umido e afoso aumenta la diffusione delle zanzare“. In ogni caso, ha sottolineato che l’importante ora è “continuare a curare gli uccelli rimasti attuando misure preventive aggiuntive per evitare che qualcosa del genere si ripeta”. Lo zoo delle West Midlands ha iniziato il suo programma di allevamento dei pinguini di Humboldt con soli cinque pulcini nel 1991. Da allora ha avuto una delle più grandi colonie autosufficienti del paese. Intanto l’epidemia di aviaria continua a mietere vittime, tra gli uccelli, anche nel nostro paese, dove ad essere colpite sono soprattutto le regioni del Nord Est. Ad oggi i danni agli allevamenti di pollame ammontano a 500 milioni di euro. Secondo gli ultimi dati sono 308 i focolai individuati nel nostro paese, di cui 251 in Veneto e 180 nella sola provincia di Verona.