Paralisi del sonno sintomo della variante Omicron?

Numerosi i casi registrati in Regno Unito, in concomitanza con l’aumento dei casi di infezione da variante Omicron, ma per gli esperti potrebbe trattarsi solo di una conseguenza dello stress.

Tra i vari sintomi della nuova variante Omicron potrebbe esserci anche la cosiddetta “paralisi nel sonno”, un particolare disturbo che impedisce al corpo di muoversi durante il risveglio. Per il Sistema Sanitario Nazionale britannico (NHS) si tratta di un’esperienza ”spaventosa”, ma senza gravi ricadute e molto rara. Da quando è arrivata la pandemia i casi si sono, però, moltiplicati, con un aumento notevole nelle ultime settimane, proprio in contemporanea con l’arrivo della variante. Sono oltre duecentomila le infezioni da COVID registrate ogni giorno in Regno Unito, un vero e proprio record. Come riportato dal giornale Express e da altri siti inglesi, i social network sono pieni di post nei quali i contagiati raccontano di disturbi nel sonno, in molti casi facendo riferimento alla paralisi nel sonno. Anche se i vari disturbi del sonno sono aumentati durante la pandemia e il lockdown, la paralisi del sonno sembra essersi diffusa soprattutto da quando ha messo piede, in Gran Bretagna, la variante Omicron. In ogni caso non ci sono ancora conferme che si tratti di una conseguenza diretta del virus; potrebbe anche trattarsi di una conseguenza del maggiore stress provocato dalla nuova ondata di casi.

Paralisi del sonno sintomo della variante Omicron?

Non è da escludere che il virus stesso comporti conseguenze negative sulla regolazione del sonno nel cervello, dato che abbiamo registrato anche effetti neurologici da Covid”, ha spiegato al MailOnline Kat Lederly, esperta di terapia del sonno. Ma per la scienziata è più probabile che il picco dei casi di paralisi “sia prodotto dallo stress dalla pandemia e dagli effetti sul sonno”. Secondo altri ricercatori, però, la paralisi del sonno potrebbe essere una conseguenza combinata dal virus e dallo stress. “Con lo stravolgimento del sonno prodotto da problemi di salute e ansia, allora restiamo bloccati in un ciclo in cui iniziamo ad associare il letto alla veglia”, ha spiegato all’Express Kathryn Pinkham, consulente del NHS e direttrice della Insomnia Clinic. “Può capitare che trascorriamo molto tempo nel letto a rigirarci senza dormire mettendo in relazione il letto con il non dormire. Lo stato di iper-vigilanza e ansia diventa, così, un ciclo vizioso. La paralisi del sonno è, infatti, associata ad uno stato di privazione del sonno, perciò questo potrebbe spiegare perché il Covid e la paralisi del sonno sono collegati”, ha concluso Pinkham.