Grazie a questa ricerca, gli scienziati hanno ampliato del 26% la quantità di batteri conosciuti sulla pelle.
Un gruppo internazionale di esperti ha pubblicato uno studio sulla rivista Nature Microbiology in cui afferma di aver scoperto “migliaia di sequenze virali” e dozzine di batteri, funghi e virus precedentemente sconosciuti sulla pelle umana. Per raggiungere questo obbiettivo, i ricercatori hanno sequenziato i genomi dei microrganismi rilevati in 594 campioni prelevati da varie superfici cutanee di 12 volontari sani. “Abbiamo scoperto migliaia di sequenze virali, inclusi molti fagi giganti, virus molto grandi che infettano esclusivamente i batteri, soprattutto sulla superficie delle mani e dei piedi dei nostri volontari“, ha affermato Sara Kashaf, esperta del Laboratorio europeo di Biologia Molecolare. Il ricercatore ha aggiunto che “queste aree del corpo hanno comunità di microrganismi molto differenti, perché usiamo costantemente le mani per toccare cose nuove nel nostro ambiente”. Secondo Kashaf, il prossimo obbiettivo del team “mirerà a capire cosa stanno facendo questi diversi microbi all’interno di queste comunità“. Si ritiene che il microbioma cutaneo svolga un ruolo chiave nella salute delle persone con alcuni microrganismi già stati associati a diverse condizioni come l’acne e l’eczema.
Grazie ai risultati ottenuti in questa ricerca, gli scienziati hanno creato una raccolta di genomi per il microbioma cutaneo umano, chiamata “Skin Microbial Genome Collection” (SMGC). “Questo lavoro è un passo importante verso l’ottenimento di un progetto genomico completo del microbioma cutaneo“, ha affermato Julie Segre, ricercatrice principale presso il National Human Genome Research Institute (USA). “Speriamo che questi dati supporteranno la ricerca futura che migliorerà la nostra comprensione della salute e delle malattie della pelle”, ha aggiunto. Nello specifico, l’SMGC comprende 174 specie batteriche precedentemente sconosciute, quattro nuovi eucarioti e 20 nuovi virus. Questa ricerca ha ampliato del 26% il catalogo dei batteri cutanei conosciuti e, annunciano i ricercatori, tutti i risultati saranno presto disponibili gratuitamente sulla risorsa dati MGnify.